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sabato 23 giugno 2012

Se non hai voglia di annoiarti non leggere

La cultura e ' un elefante, la cultura e' una libellula. Questo insegnava un mio professore all'universita' per spiegare come ciascuno di noi nasce, cresce, impara, pensa e vede il mondo attraverso le lenti della cultura in cui vive. Portatrice di valori, atteggiamenti, tradizioni, usi e costumi ci orienta nelle scelte, nel modo in cui categorizziamo e giudichiamo il mondo. Ci fa reputare una cosa strana o normale, bella o brutta, giusta o sbagliata, desiderabile o deprecabile..Per questo e' un elefante perché pesa e ingombra inevitabilmente la nostra vita. Ma e' anche una libellula perche' e' cosi leggera e spontanea che non ci accorgiamo neppure di stare guardando il mondo attraverso i suoi occhi. Questo penso spesso quando guardo un uomo e una donna che si incontrano, si innamorano e stanno insieme. Che si stanno incontrando non solo maschio femmina, due personalità' e due caratteri..ma due anche due culture diverse..che, si sa, possono integrarsi o scontrarsi. Due culture familiari differenti che hanno modi di dire, di fare, di concepire cio' che e importante e cio' che non lo e'. E qui nel mezzo ci sono i nostri bimbi..Per questo la mamma di A e' cresciuta imbevuta della cultura familiare della nonna G, dove sono importanti la semplicita', far studiare i figli, la solidita', il sacrificio, l'impegno, il lavoro...i valori delle famiglie rurali della Francia Corta. La cultura familiare del nonno L ha radici molto diverse..piu' fluttuanti e leggere; dal 1888 famiglia d'arte del teatro girovago italiano, miscela di commedia e tragedia, romanzo e realta', precarieta' e liberta', passioni forti e malinconia. Li in mezzo ci sono io...un po' disorientante..no?ma come avranno fatto a beccarsi quei due? probabilmente affascinati dalla diversita' dell'altro, diversita' che conteneva i propri bisogni ancora aperti...da una parte la sicurezza dall'altra la leggerezza..Insomma tutto questo post un po' lungo e un po' pesante per dire che anche il piccolo A e'immerso in due culture differenti, la mia e quella del suo papa' e che capita di dovere confrontare, capire, discutere cosa e' importante per lui secondo noi. A volte ci integriamo perfettamente ma a volte sembriamo due mondi sconosciuti...perche' la tentazione di pensare che la propria cultura sia migliore dell'altra e' sempre in agguato.... Si questa sera sono un po' pesante....vado a mangiarmi un gelato....notte

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