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giovedì 29 agosto 2013

"Non fare la femminuccia"

Caro piccolo meraviglioso A,
lo sapevo che prima o poi questa frase sarebbe spuntata sulle labbra di qualcuno che l'avrebbe poi sputata in aria colpendoti forte.. Lo  sai, la mamma si é tanto arrabbiata. Si, infuocata, nonostante sia consapevole che non c'erano intenzioni cattive. Solo un modo di dire ereditato dal senso comune, da una certa cultura maschilista che continua a insinuarsi nei meandri delle nostre case, nelle nostre teste, nel nostro banale quotidiano. Forse tu non te ne sei neppure accorto. Ma le montagne sono fatte di minuscoli granelli di sabbia. E la mamma é molto sensibile a questi granelli.
Quindi, caro A, lascia correre, non é vero che i grandi hanno sempre ragione. I grandi a volte, quando hanno paura di qualcosa, si trincerano dietro a certezze di creta pur di non vedere oltre. La miopia non si cura con un paio di occhiali.
Continua ad ascoltare le tue emozionì e a esprimerle come tu sai. Il tuo mondo interiore é vero e sacrosanto quanto il mondo che vedi, tocchi, senti. Esiste, c' é, con tutto il suo fascino e le sue contraddizioni, i toni leggeri, quelli irruenti, le cose chiare, le cose scure, limpide, sfumate. É parte di te! É te! Siamo noi grandi che dobbiamo aiutarti a dare forma alle tue emozioni, aiutarti a leggerle ed esprimerle. Le emozioni sono la vita dentro di noi. Tutte le emozioni, non solo quelle belle. Non averne paura, sono energia, possono guidarti, farti vedere e sentire, orientarti, farti scegliere dove andare e con chi. Raccontano cosa ti piace, cosa no. Cosa ami, cosa non vuoi. Cosa desideri. Cosa ti fa stare bene. Cosa ti fa stare male.
Quindi caro A, quando ti dicono "Non fare la femminuccia" o "Non piangere che non é successo niente" abbi pietá di noi, adulti ignoranti, che crediamo che...

...gli uomini siano forti se tengono tutto dentro e non crollano mai...

...le emozioni negative vadano negate, taciute, soffocate. La realtá é che ci spaventano e non le vogliamo vedere, nemmeno in voi cuccioli...

...le donne possano permettersi di dire cosa provano, gli uomini no...


E poi stendiamo un velo pietosissimo sul termine "femminuccia".,,

Ecco ti sei svegliato...arrivo...

La tua mamma


mercoledì 21 agosto 2013

Vicini...arrivederci

Da adolescente amava ritornare al mare sempre nello stesso posto. Sentirsi a casa tra le vie, in spiaggia, ritrovare gli amici che ogni anno erano cresciuti un po' di piú, lo stesso amore.  Come una vita parallela che durava venti giorni ogni agosto. L'anno dopo era lí ad aspettare che si riprendesse da dove la scena si era fermata l'anno prima.
Ora invece ama cambiare, sentirsi nuova in un posto nuovo, scoprire, non sapere.
Si sono innamorati della vista mare della terrazza, a scatola chiusa hanno prenotato l'appartamento su internet. Hanno incrociato le dita, che tutto fosse come promesso. La promessa ha riservato molto di piú e A, la mamma e il papá hanno scoperto che la loro immensa terrazza confinava con un'altra terrazza speculare, separate solo da un muretto. Questo voleva dire: avere dei vicini.
Le mamme hanno rotto il ghiaccio presentandosi mentre stendevano. Scoprire che i vicini erano una coppia con un bambino ha rilassato entrambe. Certi ritmi, rumori, discorsi si possono capire solo tra persone che stanno condividendo la stessa avventura. La mamma di A si é trovata subito a suo agio con questa donna bionda dal sorriso aperto, con la voce chiara e il fare deciso. Certo che aveva un nome, ma per il piccolo A lei era la "mamma Mattia". Poi sono arrivati i papá che hanno capito subito di essere fatti di pasta simile, di poter condividere scherzi, risate, grigliate. E anche "papá Mattia" si é trovato ribattezzato "papá Mattia". E il piccolo Mattia e il piccolo A sono diventati amici. Tra coccole, baci, giochi e qualche screzio. Perché Mattia amava la sabbia mentre il piccolo A no. Cotoletta contro Perfettinononvogliosporcarmi.
Ecco non c' é molto da scrivere, perché la vita é stata semplicemente condivisa senza programmi, senza sforzi. É venuto naturale stare insieme. Come si chiamano certi incontri? Si chiamano Incontri con la I maiuscola. Sono quelli che, quando giunge il momento di lasciarsi, ti lasciano addosso un maglioncino di malinconia. Perché anche le vista mare piú belle diventano ancora piú belle se condivise. Arrivederci Mattia, mamma Mattia e papá Mattia...a presto e grazie

domenica 18 agosto 2013

38!

Risveglio:
"Mamma..."
"Si?"
"Buongiorno"
Dormono tutti e tre insieme nell'unica camera del loro piccolo appartamento sul mare. Il piccolo A riposa in un lettino da campeggio e questo é il modo in cui ha svegliato la sua mamma il giorno del suo trentottesimo compleanno.

Colazione:
Dopo le coccole nel lettone....A e il papá fanno colazione mentre la mamma prepara il necessario per la spiaggia.
"A lo sai che regalo puoi fare alla mamma per il suo compleanno?"
"?...? Eh?!"
" Potresti togliere il ciucio definitivamente"
Rimane per un attimo in sospeso...credeva che il suo papá stesse per raccontargli qualcosa di bello. Il piccolo A cerca lo sguardo della mamma. La mamma lo guarda negli occhi divertita, nei suoi occhi nemmeno l'ombra della richiesta del papá. A si rasserena e poi dá una svolta alla situazione:
"Papá stai scherzando ah ah ah ah". Batte la mano sul tavolo enfatizzando la grande risata. Pericolo scampato. Creatività sociale in divenire. Piccolo A e i piccoli problemi quotidiani. Bella la mossa dello sdrammatizzare.

Mattina:
La mamma di A desidera esplorare una spiaggia nuova. Le piace l'idea, e le sembra di buon auspicio regalarsi per il compleanno il piacere della scoperta. Quest'anno al mare hanno dei vicini di casa 
simpaticissimi, una coppia con un bimbo di un anno. É nato il feeling, stanno ormai facendo le vacanze insieme. La spiaggia é bianca, il mare azzurro, il sole bello, la compagnia allegra. La mamma di A cammina sul bagnasciuga come ogni mattina e fa il pieno di colori e profumi.

E poi...
-Questa cosa di facebook per cui il tuo compleanno é pubblico e le persone passano dalla tua bacheca per salutarti. Anche chi non penseresti mai, anche chi hai perso di vista da tempo. Alla mamma di A piace tantissimo. Un' emozione a cui non sa dare il nome. Forse con il tempo inventeranno il nome delle emozioni associate a facebook. 
- Gli amici che si ricordano di te, anche se non vi vedete mai. 
- Ricevere gli auguri anche come Mamma di A, Il Té delle Mamme. Le donne che la conoscono solamente attraverso quello che scrive. Gli auguri da un mondo parallelo ma caldo e intimo.
- La sua famiglia, lontana e vicina e la voglia di ritrovarsi.
- Il papá di A che per tutta la giornata cerca di rendere la giornata speciale.
- La grigliata sulla terrazza con i vicini a parlare di tutto e di niente, voci nuove che diventano conosciute.
- Il nanetto  biondo che canta con il manico della paletta come se fosse un microfono, "Tanti auguri a te"

La fotografia:
A e la Mamma stanno giocando e si guardano con uno sguardo d'intesa. Il papá scatta una foto. La mamma di A ha trentotto anni, le rughe intorno agli occhi. Eppure sente di essere nella stagione piena della vita. Come si chiama questa emozione?.......

venerdì 16 agosto 2013

Eccomi

Eccola, é tornata. Si sente un po' a disagio verso il suo blog, trascurato in questi ultimi tempi. Ma le storie si stanno accavallando a un ritmo veloce e strano. Sono rimaste dentro di lei e lei non le ha dato forma. Almeno non qui. É estate; la mamma di A, che ha sempre sentito un forte feeling con questa stagione, il suo caldo, i suoi colori, la sta vivendo intensamente. E sente che é un'estate di passaggio. Tra lei e il piccolo A.....infatti..

- il piccolo A ora parla, parla e parla. Le punta addosso i suoi occhioni marroni e la fa partecipe di come vede il mondo, delle sue allegrie, fantasie.
"Mamma io sono il piccolo cimpite (principe) e tu sei la rosa....Ciao Rosa! Amica mia.."
"Mamma mi siedo qui e guardo il panorama" Sulla terrazza al mare, lui si mette sulla sdraio e sta li. Sta li a guardare. Sta li a guardare come un grande. O forse é un grande che in realtá quando riesce a fermarsi e a godersi qualcosa profondamente sta ritornando bambino.
" Mamma, ti sposto i capelli, ti faccio bella"
Semplicitá stravolgente. Sorrisi dietro l'angolo. Scoprire a poco a poco chi é tuo figlio.

- il piccolo A ha deciso di non voler piú il pannolino. Discorso forse un po' noioso per chi non sa cosa significhi questo passaggio. Ma lui una sera non lo ha piú voluto. Lo ha deciso lui. Si é divincolato e ha detto no. La mamma di A non sapeva che fare, rapido consulto con le mamme del gruppo di fb. Qualcuna le ha detto "Dagli fiducia". Le si é aperto il cuore. Si é fidata di lui. Infatti lui lo sapeva, il momento era buono. Da quel giorno A non ha piú il pannolino. Il letto é sempre asciutto. 
Ma chi lo ha detto che i grandi sanno sempre tutto! Noi, poveri illusi! Meglio ascoltare di piú.

- sono stati due anni e mezzo intensi. La mamma di A é fortunata, ha avuto la possibilità di vedere crescere il suo bambino passando tanto tempo con lui. Godendosi tanto, tutto.. Sono stati una cosa sola. Poi si sono dati la mano e hanno camminato insieme. Lei davanti, lui un passo indietro. Ma ora A corre avanti, spesso non vuole piú la mano. Vuole andare a vedere che c' é.  Tra un mese comincerá la scuola materna. Una nuova fase per loro. É cosi chiaro che A sta per spiccare il volo. 
Belle queste vertigini. Le vertigini anche della mamma.

E in mezzo a tutto questo tante altre storie fatte di incontri, volti, luci e colori...
A presto....a prestissimo questa volta...
La mamma di A