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martedì 19 giugno 2012

Perche' ti chiami cosi?

Chiedere l'origine del proprio nome e il suo significato e' un'attivita' che spesso si fa nella conduzioni di gruppi di formazione, come presentazione di se'. Io la proponevo alle mie ragazze quando lavoravo anche come formatrice ( prima della gravidanza!)per conoscerle e per cominciare il percorso che si chiamava Sviluppo delle Capacita' personali. Anche in tempi non sospetti, in cui non ero alle prese con la scelta del nome del mio cuccioletto, mi aveva colpito tantissimo come a volte, la vita di qualcuna, fosse partita con il piede sbagliato. Selvaggia di chiamava una ragazzotta timidissima, che diventava rossa solamente pronunciando il suo nome durante l'appello. Di selvaggio non aveva nulla e il suo nome le pesava. Loredana invece mi racconto'.."Mia mamma voleva chiamarmi con un nome che a mio papa' non piaceva...lui ne preferiva un altro...allora hanno scelto Loredana perche' non piaceva a nessuno dei due"..." Ah, bene...un buon inizio per sentirsi desiderata. Insomma il nome di una persona, di un bimbo, non si puo' liquidare leggendo uno di quei libretti che riportano tutti i significati. E' un fatto importante, e' l'inizio di una identita', e' l'inizio di una persona e chi ben incomincia..Cosi quando e' toccato a me ho capito che... 1) non si sceglie un nome solo per fare contento qualcuno..nonni, suoceri, fratelli ecc 2) non puo' essere una scelta che segue puramente la moda 3) da considerare subito la vita sociale del nascituro, non si puo' affibiargli un nome per cui dovra' difendersi tutta la vita da battutine, doppi sensi, prese in giro.. 4) alcuni nomi sono difficili da portare ed sono i nostri bimbi che dovranno portarli per tutta la vita... Il piccolo A ha un nome che mi piace moltissimo, forse e' un po' importante, ma lo si puo' vestire anche in modo leggero...vedra' lui come si sentira'di portarlo. E' il nome del suo nonno che non ha mai conosciuto per questo ci abbiamo pensato un po'. Io e il papa' di A ci siamo prima assicurati che portare il nome di una persona che non c' e' piu' non crei attorno al nostro cucciolo sentimenti di tristezza o nostalgia. Abbiamo chiarito che A. e' una persona nuova e unica e quindi non portatrice di qualita', virtu' aggettivi ecc che appartenevano al nonno. Abbiamo comunicato che il nome ci piaceva proprio, che sicuramente in famiglia sarebbero stati contenti, ma che il motivo della scelta non era far felice qualcuno se non noi stessi. Insomma abbiamo fatto del nostro meglio e in piu', secondo me, il nome A, sul viso del piccolo A, ci sta proprio bene! E'un nome che gli si veste bene. Cosi quando andra' a scuola e una psicologa come la sua mamma gli chiedera' l'origine del suo nome, il piccolo A rispondera' che i suoi si sono tirati un sacco di menate, che la mamma e' una pesantona che deve prima riflettere su tutto ma che alla fine il suo nome significa grande e illustre e che quindi era un buon inizio e un buon auspicio. Incrociamo le dita!

2 commenti:

  1. da non mamma,associo con Buon educazione...associo con Buon concepimento...non si dovrebbe mettere al mondo un bambino solo per moda o perchè è d'obbligo la mamma, la nonna, la bisnonna hanno procreato...ma solo perchè lo si desidera davvero. Lo si desidera davvero o è solo bisogno di dar seguito alla specie..che geni trasmettiamo? Tante volte l'ho sentito accadere come un OBBLIGO, IO l'ho vissuto come un obbligo, ora qualcosa è cambiato ..è un desiderio che forse si realizzerà con tutte le conseguenze negative e POSITIVE del caso, donare amore e fare la mamma a tempo pieno!
    Maura

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