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sabato 9 giugno 2012

Piccolo uomo saggio parte seconda..ovvero...guarda e passa oltre

Quest'anno siamo ospiti di un bagno tipicamente romagnolo, gestito da una famiglia romagnola quindi la vacanza e' in un clima di cordialita', informalita',genuinita'e molta cura per tutti i clienti. Soprattutto per i bimbi. Abbiamo scelto un ombrellone vicino ai giochi dei bambini, io povera illusa pensavo di poter guardare il piccolo A sdraiata comoda sul lettino. Mi ritrovo invece dentro la casetta stile mediterraneo a fare le polpettine di sabbia, nel castello rosa di Cenerentola a fare per un centinaio di volte " toc toc" " chi e'?", nel labirinto che finisce con un bello scivolo, su e giu' dal bagnasciuga a prendere conchiglie, su e giu' dalle doccie a riempire secchielli. Non non mi lamento, la verità' e' che mi diverto! Soprattutto a guardare il piccolo A. che si relazione con gli altri bimbi. Non frequentando il nido, il piccolo A e' ancora a digiuno di rapporti con i propri simili, escludendo le cuginette o i bambini che incontriamo al parco. Succede quindi che mentre stiamo facendo le polpette nella nostra casetta, un urlo di tarzan ci raggiunge " Quella casa e' la mia! Mia MIA MIIIAAAA". Un bambino paonazzo, un po' in sovrappevo ci raggiunge con passo minaccioso. Avra' sui cinque sei anni. Entra senza fare toc toc e imbufalito ci ripete cio' che ha urlato da lontano. Bene! io donna matura, madre, psicologa e psicoterapueta si da il caso che non abbia mai sopportato prepotenti e bulli. Garrone era il mio personaggio preferito del libro Cuore perche' difendeva sempre i piu ' deboli. Quindi io adulto della situazione, attingendo alla mia parte piu ' instintuale ed emozionale gli avrei urlato " EHi Tu Ciccio, Questa Casetta E' di tutti Non fare il prepotente e soprattutto non permetterti di trattare male IL MIO BAMBINO!" . Ma appunto perche' in questa storia, anche se sono dentro una casetta a giocare a fare la bambina, so di essere una mamma responsabile non solo per mio figlio. E siccome so che un prepotente non e' un forte ma una creatura fragile che a suo modo prova a vivere, con dolcezza gli spiego che se vuole possiamo giocare insieme, che i giochi sono qui per tutti, che possiamo fare un po' per uno. Risposta..prende la sabbia e come un ossesso la lancia da tutte le parti. In tutta questa scena il piccolo A. non gli ha mai tolto gli occhi di dosso. E' fermo, non fa piu' le polpette, e con uno sguardo serio ma sereno osserva questo bimbo che ci sta dando un sacco di fastidio. Poi si gira, mi prende la mano, mi porta fuori dalla casetta e come se niente fosse mi conduce a un altro gioco. Se sapesse parlare mi direbbe " Dai mamma guarda e passa oltre, non farti rovinare la giornata da uno cosi, non farti venire il sangue amaro e continuiamo a giocare". Piccolo uomo saggio oggi mi hai dimostrato che non serve che una madre protegga sempre suo figlio..anzi..mi hai ricordato che e' piu' importante trasmettergli la capacita' di affrontare le cose anche da solo. Mi hai ricordato che non potro' evitarti tutte le sofferenze che la vita inevitabilmente di portera' perche' alcune ti faranno crescere...ma solo se le affronterai con le tue forze e i tuoi talenti. A noi il compito di aiutarti a scoprirli questi talenti senza sostituirci a te. Cosi diventerai come un albero con le radici solide e con i rami rivolti al cielo. Quanto ti amo!

2 commenti:

  1. Buon sangue non mente...il piccolo A. sarà piccolo ma confermo è un grande saggio ....e mamma F. avrei voluto vedere il tuo sguardo mentre ti prende la mano

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  2. ..ho provato un misto di emozioni...stupore nel vedere il suo sguardo rivolto al piccolo teppista, tenerezza nel vederlo cosi piccolo e alle prese con i primi rompi cocomeri della sua vita, sorriso e incredulita' nella sua reazione..bacio!

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