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lunedì 8 aprile 2013

Bambini performanti

Vogliamo il meglio per i nostri figli...
Ma cos' é il meglio? "La strada per l'inferno é lastricata di buone intenzioni" dice un proverbio popolare. La mamma di A ci pensa spesso....la risposta forse non c' é ...la risposta é nel farsi spesso questa domanda e non vivere di certezze e rigiditá...mettersi in discussione, coltivare il dubbio....
É così facile cadere in tentazione...loro, nati da noi, parte di noi...come se fossero un'estensione del nostro sé...diventano motivo di orgoglio, anche davanti agli altri....
Ma non sono noi....non sono noi...
Ieri un bimbo all'incirca dell' etá di A, piangeva disperato. In un negozio di sport. Provava una bicicletta. Gli facevano provare una bicicletta. Che lui chiaramente non voleva, non desiderava.  I suoi genitori insistevano. "Dai sei grande! Smettila di piangere e prova a pedalare"
Per chi era quella bici? Davvero per lui?
Sottile la linea che separa l'inconraggiamento dalla costrizione a fare qualcosa che vogliamo solo noi grandi. Come siamo soddisfatti quando i nostri bimbi sembrano bruciare le tappe, essere piú avanti degli altri, piú efficienti, capaci, intelligenti. Con che occhi li guardiamo quando facciamo così? Li guardiamo con gli occhi della performance! Gli occhi della produzione, gli occhi del successo competitivo! E cosa ci perdiamo?
Ci perdiamo i loro tempi, i loro bisogni, il loro modo di vedere il mondo, le loro capacitá piú profonde e creative, le loro emozioni; il loro sé che canta con il gioco spontaneo, la loro personalitá che sperimenta, la libertá giocosa di essere e nascere non solo fisicamente ma come persone uniche e irripetibili. Li stressiamo, li carichiamo di ansia, ansia da prestazione!
A due anni?
Si noi genitori ne siamo capaci...
Anche prima...
Cerchiamo di "guarire" e cambiare "occhiali". C' é in gioco il benessere dei nostro figli!

2 commenti:

  1. basterebbe guardare con gli occhi del cuore......spesso ce ne dimentichiamo. Guardiamo con gli occhi di questo mondo frenetico e d'immagine

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  2. Quanto spesso assisto a scene tipo quella del negozio di sport...mi viene ogni volta una malinconia infinita.

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