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sabato 20 ottobre 2012

Per le mamme non è un lavoro facile..per alcune di più

Sedetevi perchè sarò un po' lunga.
Capitolo 1:
I mei più sentiti complimenti e tutta la più grande ammirazione a tutte le mamme che la mattina sono coinvolte nel girone dantesco della preparazione bambino, sistemazione casa, darsi un aspetto umano post nottata dentini, vestirsi, colazionare tutti, gestire capricci, mantenere sotto controllo l'orologio, corsa asilo, corsa traffico, corsa ufficio, prendere fiato e via, cominciare una giornata di lavoro. Perché la mamma di A, da quando è diventata mamma, non ha più sperimentato il lavoro la mattina, a parte rare occasioni in tarda mattinata che però non fanno testo. Ma ieri, avendo accettato un incarico come formatrice, la mamma di A, alle 8:30, doveva essere in aula, presente, pronta nel suo ruolo professionale. Peccato che: il piccolo A è abituato a coccole nel lettone, poi latte e coccole sul divano guardando Peppa Pig, gioco sul tappeto e poi cambio pannolino, via il pigiama ecc..tutto nella massima tranquillità e calma. Peccato che il papà di A si era svegliato prestissimo per un viaggio di lavoro, la mamma di A aveva chiesto un po' di collaborazione domestica nel lasciare in ordine, visto i suoi nuovi orari stringati, e invece si era ritrovata in uno post tsunami...Fortunato il papà di A ad essere già sull'aereo al momento del risveglio della mamma di A ("ma quando torna..."confabula nervosa la mamma di A mentre riordina più veloce che può). Peccato che il piccolo A voleva chiudere la porta di casa con le chiavi anche se non arriva alla serratura, scendere le scale da solo, girare le chiavi del garage...Peccato che il piccolo A, sganciava una piccola bomba puzzolente nel mezzo del traffico pre apertura scuole.
La mamma di A pensava alle mamme che vivono questo tutte le mattine e le stimava, tantissimo.
E per fortuna la nonna G e la zia A si erano rese super disponibili a stare con il piccolo A.

Capitolo 2:
La mamma di A ama lavorare nella formazione ma sa che non tutti i gruppi sono uguali. Il clima d'aula dipende molto anche dal formatore, dal suo stile comunicativo e dal suo approccio.Può innescarsi un circolo vizioso oppure un circolo virtuoso. La mamma di A è carica al punto giusto e le donne del gruppo si mostrano interessate, curiose, propositive. Ci siamo trovate, l'atmosfera è ricca, viaggiamo bene. La mamma di A è rapita dagli occhi di F., grandi, curiosi, intelligenti, buoni. Porta il velo F e un bel pancione pieno di vita. È un'infermiera ma in Italia non può esercitare. Con l'italiano ha buona confidenza e tanta fame di imparare. La lezione non è semplice e lei ha sempre il coraggio di chiedere chiarimenti o approfondimenti, anche se timidamente e con la paura di disturbare. La mamma di A sente ammirazione ma anche tenerezza. F ha un viso dolce e sorridente, sta per diventare mamma in un paese straniero, lontano dagli affetti, dalla sua cultura, dalla sua casa. In un paese dove il suo velo è tollerato ma guardato torvo. In un paese dove nella camera dell'ospedale dove partorirà qualcuna si sentirà sfortunata per aver dovuto condividere la stanza con una straniera. In un paese nel quale, quando porterà il suo bambino alla scuola materna, faticherà a inserirsi nel gruppo delle mamme, nelle chiacchiere fuori dalla porta, nelle festine di compleanno, nelle riunioni con i genitori. In un paese dove le danno tutti del tu e mai del lei, perchè con gli stranieri si fa così.La mamma di A si sente mancare la terra sotto i piedi al solo pensiero di vivere un'inversione di ruolo. Pensa a quanto sia stato importante per lei, soprattutto nei primi mesi di vita del piccolo A, la vicinanza  delle amiche e delle donne che hanno partorito insieme a lei. La presenza e l'aiuto della nonna G e della zia A. L'affetto dei suoi cari. Diventare mamma, un'esperienza personale ma che coinvolge le persone a cui vuoi bene. Un abbraccio caldo che sostiene. F e suo marito saranno soli. 

A tutte le mamme che lavorano full time e magari anche nei weekend.
A tutte le mamme straniere che dovranno essere mamme in questo paese.
Eroine silenziose in una società non a misura di mamma, famiglia e bambini. 
Guardatevi allo specchio ammiratevi e piacetevi, perchè state facendo cose straordinarie.

6 commenti:

  1. Ciao mi é piaciuto il tuo post hai ragione io sono mamma di due gemelle e dedico tutto il mio tempo a loro . arriviamo all' asilo sempre per ultime come sarà ?

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    1. Ciao Debora...che sarà? Prepararne due deve essere un bel lavoro!

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  2. Grazie, visto che vivro' la mia maternita' da sola in terra straniera, che pero' E' a misura di donne e bambini.

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    1. E poi non so Lucy come sia dove sei tu. F è una straniera di serie b qui in Italia. Se fosse inglese o francese non avrebbe così tanti problemi di integrazione . Anzi forse darebbe "esotico" e affascinante averla tra le proprie amicizie...

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  3. Hai ragione, dovremmo pensare più spesso a quante cose riusciamo a fare ogni giorno! Le giornate iniziano frenetiche e finiscono anche più di corsa, ma senza mio figlio sarebbe troppo noioso, giusto?

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