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mercoledì 31 ottobre 2012

Il giorno dei morti

La mamma di A non sapeva che i grandi piangessero. E mai si sarebbe immaginata che i genitori piangessero. Era la prima volta che la morte entrava nella sua vita, la nonna sembrava dormire e tante erano le persone che venivano a farle visita. C'era un'atmosfera di pace. Ma al momento dell'ultimo saluto, al cimitero, la sua mamma era scoppiata a piangere. Un pianto forte. Improvvisamente il velo si era squarciato e la mamma di A, seppur bambina, aveva sentito la tragicità della perdita della propria madre, della propria origine, dell'abbraccio più rassicurante, della persona che più di chiunque altro si è presa cura di te. Un momento cosi non si dimentica più. L'umanità dei tuoi genitori  prende spazio rispetto all'idea  che siano infallibili, perfetti, che potranno proteggerti sempre.


La mamma di A pensava che solo gli anziani morissero. Ma poi un giorno di ottobre, con il sole e l'entusiasmo di aver cominciato la scuola superiore, tutto si è fermato. "Lo sai che R ha fatto un incidente in motorino?", le chiedeva una sua amica con la quale faceva la strada per tornare a casa da scuola. La mamma di A scopriva non solo che i ragazzi muoiono, ma anche i suoi amici. Quelli che hai visto il giorno prima e con cui hai parlato del più del meno. Che banale ultimo incontro.
La mamma di A ha trentasette anni e R ne ha ancora e per sempre solo quattordici. Ma lui torna spesso nei suoi pensieri e le immagini sono cosi vivide. Chissà se la può sentire.

La mamma di A non sapeva che la vita può spegnersi all'improvviso a vent'anni. Omeglio, si ormai lo aveva imparato ma poi pensi che tornino ad essere cose lontane da te. E invece no, perchè i tuoi amici a vent'anni credono di essere invincibili e corrono in macchina come dei pazzi.
E lasciano dietro di sè madri, padri, fratelli spezzati. Il tempo cura ma non rimargina tutto..

La mamma di A ha avuto un'educazione cristiana che le ha regalato non solo la credenza ma soprattutto la sensazione che i suoi cari siano li, in pace. E che un giorno sarà festa grande nel ritrovarsi. 
Ma questo non la protegge dal sentire il dolore del distacco, la voragine della separazione, il vuoto del non conosciuto. 
In questi giorni di maghi e streghette, di usanze importate dall'oltreoceano chissà perchè, visto che le copie sono comunque copie..la mamma di A vuole ricordare più intensamente chi non e più con lei. 
E ogni volta che la mamma di A va al cimitero, con i passi che riecheggiano nella ghiaia, anche se è circondata dalla morte, non può non sentire quanto sia sacra la vita. 

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