Cerca nel blog

venerdì 8 gennaio 2016

Il dolore dei figli

Quando una madre ha di fronte a sè una figlia,  che è madre a sua volta e ormai donna, ci sono codici affettivi del tutto diversi rispetto ai tempi dell'infanzia.

A quei tempi, quando sua figlia cadeva, inciampava, si tagliava, si sbucciava, lei accorreva e consolava con un bacio, una carezza, un cerotto, l'acqua, il disinfettante. Amore e azione. Verso un dolore considerato in realtà piccolo. Perchè i grandi sorridono del male dei piccoli. Non per scherno. È un sorriso di tenerezza che guarda un dolore che non spaventa, non fa paura, perché passerà, non lascerà cicatrici. Il tempo di un pianto e poi via di nuovo a giocare.

Quando una madre ha di fronte a sè sua figlia che porta nel cuore un peso di donna, vorrebbe ancora dare un bacio e una carezza per far passare tutto. Ma sa che non è così. Perché da donna sa quel dolore, lo sente, lo capisce. Lo rispetta. Ci si può specchiare in quel vuoto. È un vuoto che una mamma conosce avendo sentito la pienezza del grembo.

Non dice nulla, nessuna frase fatta o di circostanza. La guarda negli occhi per accertarsi di quanto sia profondo il blù di sua figlia. Uno sguardo attento, nascosto da uno sguardo quotidiano, veloce, apparentemente distratto. Le chiede un semplice "Allora?", andandole incontro e fingendo di continuare i lavori domestici. Perché  non fa più sorridere di tenerezza il male della sua bambina, non ha più risposte certe e sicure come quando si apriva il cassetto della farmacia per prendere i cerotti.
Paralizza, disorienta. Il dolore dei figli disorienta. Fa male.

Quando una figlia, ha  di fronte a sè una madre che cerca di nascondere la sua preoccupazione con gesti quotidiani, dicendole un semplice "Allora?", questa figlia prova una tenerezza immensa sapendo cosa ci sta dietro.  Ed è una tenerezza così grande che scalda come i baci e le carezze di quando era bambina. Una tenerezza che la fa sentire ancora così tanto amata. 

Con l'amore si guarisce. 

Con l'amore si torna su.

 Con l'amore si può dire "Grazie mamma, adesso posso tornare in cortile a giocare".







Nessun commento:

Posta un commento