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mercoledì 9 settembre 2015

Cara Donna...

Cara mamma,
Cara donna...
Ti sei guardata allo specchio questa mattina?

Perché, ironia della sorte, gli altri li vediamo benissimo con i nostri occhi, gli altri sono nel nostro campo visivo.
Invece noi,  per guardarci e per vederci, abbiamo bisogno di uno specchio.
Lo sanno spontaneamente anche i bambini che lo specchio é uno strumento indispensabile per vedere chi siamo, per conoscerci, scoprirci.

Ma quando dallo specchio ti sei spostata, hai finito di sistemarti i capelli, di metterti il mascara, e la tua immagine é sparita, tu dove sei andata?

Non ti sarai mica dimenticata di esserci vero?
A volte succede....

Ma anche fuori dalla porta il mondo é pieno di specchi: gli altri.
Anche fuori dalla porta abbiamo un'infinita possibilità di conoscerci.
Perché ogni volta che ci mettiamo in relazione con un'altra persona, questa persona ci racconta di noi. 
A volte capita che ci dica proprio come ci veda. E se la relazione é solida può dirci anche cose che non fanno subito piacere ma che servono per prendere colpevolezza di come ci muoviamo nel mondo. Dei nostri punti di debolezza, delle nostre imperfezioni, delle nostre mancanze.
Ma anche se non dice, il suo comportamento nei nostri confronti racconta come siamo percepiti. Le sue reazioni a noi sono uno specchio per capire come siamo visti. Grazie agli altri scopriamo chi
siamo. I nostri confini. I nostri contorni.
Abbiamo bisogno degli occhi degli altri per vederci.

Ma quando da questi specchi di sposti, e rimani sola, non ti sarai mica dimenticata di esserci vero?
A volte succede...

A volte succede che sei moglie o compagna e tutto ruoti intorno a questo, tanto da aver bisogno di tuo marito per esserci, per avere un ruolo, per specchiarti.

A volte succede che sei mamma e che tutto ruoti intorno a questo, tanto da aver bisogno di tuo figlio per esserci, per avere un ruolo, per specchiarti.

A volte succede che sei la tua professione e che tutto ruoti intorno a questo, tanto da aver bisogno dei tuo colleghi per esserci, per avere un ruolo, per specchiarti.

Altrimenti il vuoto. La confusione. L'ansia. Il disorientamento.


Ma tu ci sei anche nel buio di una stanza.
Non servono occhi.
Non servono immagini.

Serve sentirsi. Ascoltarsi. Prendere consistenza. Prendere forma, volume.
Sentire la vita che scorre dentro. La propria linfa.
 La propria meravigliosa unicità. Tu donna, unica e irripetibile.

Amarsi!


Conosciti  attraverso gli altri ma non dare agli altri il potere di decidere chi sei.
Amati, prenditi cura non solo della tua immagine.
Hai desideri che sgorgano.
Hai passioni che sono tue.
Hai un mondo emozionale che si muove in te, che ti riempie e che ti scalda.

Perché a volte ci confondiamo e, quando gli altri "se ne vanno", ci sembra di non esserci più. Di non avere più un senso. Di scomparire od essere invisibili. Come lo specchio di questa mattina dal quale ti sei spostata...
Ma tu ci sei!

E non serve a niente riempirti di cibo, riempire la pancia per sentire di avere dentro qualcosa, illudendoti di sentire di esserci. 
E non serve a niente copiare come sono le altre donne per colmare il vuoto che senti di avere. Una copia non é mai un originale, per quanto perfetta possa sembrare.
E non serve a niente riempirti di roba, di shopping, di cose per calmare la tua insoddisfazione. Lo sai bene che dura poco quella "felicità"

Solo quando sarai magnificamente tu.
Magnificamente imperfetta.
Ma semplicemente te stessa sentirai di poter vivere in pienezza.

E non avrai bisogno degli altri per darti un senso.

E sarai libera di vivere gioiosamente il mondo e le relazioni con le persone a cui vuoi bene e con chi incrocerà il tuo cammino.






Con il cuore, la Mamma di A.


3 commenti:

  1. Bello e molto vero! Grazie, cerchiamo di amare noi stesse sempre. Amare, amarci e così essere amate!! Un abbraccio

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  2. Ci sto lavorando da anni...forse ci sto riuscendo! Grazie per questa spinta emotiva stupenda che mi hai dato leggendoti!

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