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venerdì 11 settembre 2015

Come tu mi vuoi

Le aspettative dei genitori sulla vita dei figli sono un tema caldo e delicato.
I sogni non realizzati, le aspirazioni deluse, il desiderio di riscatto sociale a volte ricadono sui figli, vissuti come una nuova possibilità. Una nuova chance.
Spesso in modo inconsapevole o mascherate dal desiderare il meglio per il proprio figlio, le aspettative accecano e non permettono di vedere le peculiarità e i talenti dei bambini.
Si rischia di mettergli un vestito che non è il loro.
Di assegnargli un ruolo che non gli appartiene.
Pena una sensazione di insoddisfazione perenne.
A volta la pena è invece pura infelicità.

E ritrovare i propri abiti non è poi sempre un percorso semplice.

Ma questa sera, nel buio della camera da letto del piccolo A è accaduto esattamente il contrario.

Titolo "Le aspettative dei figli sui genitori"

Dopo la fiaba.
Dopo aver pensato al momento più bello della giornata.
E dopo le preghiere
Il piccolo A non dorme....

"Mamma sto pensando che è meglio che fai la cuoca!"

"La cuoca?...

 Vuoi che cambi lavoro piccolo A?"

Gli da corda la mamma per capire dove vuole arrivare.

"Si voglio!"
"Ma mi spieghi il perché? Lo sai che non sono nemmeno brava a cucinare e in più il mio lavoro mi piace"

"Perché è più bello se fai la cuoca!"
Ripete convintissimo.

La mamma non riesce a farsi spiegare il motivo di questa richiesta.
Il piccolo A non molla.
Ribadisce che la mamma deve fare la cuoca.

Allora piccolo A!
Mi hai fatto sorridere perché mi sorprendono sempre i tuoi pensieri originali.

Detto questo, mi hai fatto riflettere.

È stata una bella inversione delle parti.
Una bella lezione.
Un figlio che dice alla mamma come vuole che lei sia.
Forse dovremmo farlo più spesso questo gioco...

Perché è un tema a me caro e prometto di impegnarmi sempre più a guardarti per come sei e non per come vorrei che fossi.

Io non sono una cuoca.
 Questo è chiarissimo dentro di me.
E sono felice di aver incontrato chi mi ha aiutato a scoprire chi sono.

Chi sei tu, lo scopriremo un po' insieme, un po' lo scoprirai da solo.
Che tu sia libero dai nostri stereotipi.
Che tu sia libero dal bisogno di compiacere i tuoi genitori.

Ma abbi pazienza, ti è toccata una mamma psicologa.

( E poi ho comprato
Il Bimby più di così non potete pretendere da me)










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