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mercoledì 13 novembre 2013

Come si ama a diciassette anni?!

La mamma di A lo ha incontrato fuori dall'asilo mentre, trafelata, camminava per andare a prendere il piccolo A. Certi incontri sono belli non solo perchè rivedi persone a cui hai voluto bene e con le quali hai condiviso tappe e strade fondamentali. Alcuni incontri sono belli perché ti mettono di fronte alla persona che sei stata: uno specchio, cosi, messo in mezzo alla strada, mentre stai andando a prendere il tuo bambino all'asilo. Cammini e hai trentotto anni, incroci uno sguardo e ne hai diciassette.
A diciassette anni la mamma di A  vedeva bianco o nero. Aveva le certezze assolute dei grandi ideali, si era giá immaginata la sua vita futura,  credeva in un grande, unico amore per sempre. Le cose non sono andate come pensava lei. L'albero ha mille rami, le strade hanno incroci e direzioni diverse, i colori infinite sfumature, le situazioni molteplici soluzioni, le storie infinite possibili conclusioni. Quella adolescente sognatrice e intransigente, che le si é presentata davanti questo pomeriggio, incontrando il suo primo giovane amore, le ha fatto tanta tenerezza e dolcezza. 

 "Ciao! come stai?" 
"Bene! tu? Che fai qui? Ti presento il mio cucciolo, si chiama A"



3 commenti:

  1. E il primo giovane amore com'è cresciuto? Può essere davvero sbalorditivo vederli dopo tanti anni...
    Bello che la te diciassettenne ti ispiri dolcezza e tenerezza..io forse due schiaffi me li darei! :-)

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  2. Diciamo che se io sono diventata A lui é diventato Z. Io a 17 anni ero ancora un po' nel magico mondo di Amelí ;-)

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  3. E' vero: crescendo si riconoscono le sfumature, forse le si cerca pure, quasi che in quel riconoscerle/cercarle vi sia, sottintesa, la prova di una maturità che rende meno amaro l'invecchiare.

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