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giovedì 28 novembre 2013

Il Lettone

A casa del piccolo A lettone significa coccole, intimitá, gioco, calore, contatto tenero, casetta sotto le coperte. Ma anche nanne, tutti insieme, vicini. Serenitá, momenti di grazia.
A casa del piccolo A il lettone è vissuto cosi, senza tanti "se" o tanti "ma", convinti che sia la cornice a dare significato al quadro: non é il lettone in sé a far crescere figli mammoni o dipendenti. Ma come il lettone é vissuto, il significato che gli si attribuisce. Come spesso accade, é una questione di relazione. L'indipendenza, la sicurezza in se stesso e quindi l'autonomia di un bambino nascono e crescono in un contesto fatto di una certa qualità di relazioni dove il ruolo dell'adulto é fondamentale. Non tanto quello che l'adulto fa, soprattutto quello che l'adulto é. E quello che l'adulto é si rispecchia nei suoi comportamenti. Se una madre o se un padre hanno loro stessi bisogni di dipendenza, se il loro valore è legato in modo univoco al loro essere genitori, difficilmente lasceranno "libero" il figlio, perché loro hanno bisogno di lui. Potranno impegnarsi ogni sera a farlo dormire nel suo lettino, guardando il lettone con un prolungamento del demonio, perché le tate dicono cosi. E invece che guardare la luna, ci si perde a vedere il dito che la sta indicando.

Questa notte, a casa del piccolo A, tutti dormivano. Poi é arrivata la tosse. Il papá di  A si é alzato, é andato nella cameretta di A e lo ha portato nel lettone. In mezzo, al calduccio. La tosse ha dato ancora qualche botta e poi il sonno ha riaccompagnato tutta la famiglia.

"Mamma, portami nel mio letto!". Ha detto ad alta voce A, in un momento non precisato della notte, svegliando i suoi genitori. Ma sembrava stesse sognando, e la mamma e il papá hanno ripreso a dormire. "Mamma! portami nel mio letto!". Ha insistito A, con voce alta e sicura chiarendo che non era di un sogno che si stava trattando.

Nel buio i suoi genitori hanno sorriso e ciascuno é ritornato a dormire nel suo letto, fino a mattina, svegliandosi quasi in ritardo.

Questa é un pezzetto di storia del lettone nella vita del piccolo A. Come spesso accade, siamo noi grandi a imparare un sacco di cose dai nostri cuccioli. Mettiamoci in ascolto, prima di imporre regole solo perché "si dice che si fa cosi".

2 commenti:

  1. Cara mamma di A mi ritrovo sempre tanto in quello che dici e apprezzo molto come lo dici. E' così anche qui: il lettone non è la prima scelta e io onestamente non sarei felice se capitasse spesso (non fosse altro che perché il nostro è già minuscolo!), ma la tosse, un brutto sogno o a volte un risveglio troppo mattiniero si stemperano così serenamente tutti insieme sotto il piumone...
    Il momento più bello della giornata resta la mezzora tra le 7 e le 7.30, li prendo entrambi nel mio letto e mentre il loro papà si prepara noi rubiamo ancora un po' di calma alla notte prima di diventare davvero operativi quando lo accompagnamo alla porta.
    "Mettiamoci in ascolto" resta il consiglio più sensato che si possa dare a una mamma, purtroppo non sempre capito e raccolto.

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  2. che bello la mamma con due cuccioli nel lettone! Se lo ricorderanno per sempre!!

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