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mercoledì 14 ottobre 2015

Inside out: giocare con le emozioni

"Un po' noioso ma bello"
Dice Ga, la cugina pre-adolescente del piccolo A.
Il piccolo A e Glo a metà film si alzano dal loro posto e cominciamo a gironzolare, a sedersi sui gradini anziché sulle poltrone, segno che anche loro stanno provando un po' di noia.

Bisogna sempre sapere però da dove si parte.
Perché noi partiamo da anni di Saetta McQeen e da lunghi mesi di Spiderman.
Partiamo quindi dalle corse, dalle avventure, dai voli mozzafiato, dai cattivi da sconfiggere, dai superpoteri.
E da questa partenza "Inside Out" parte sicuramente un po' svantaggiato
Troppo tranquilla questa storia per il piccolo A.

Quindi in sintesi: bello ma a tratti noioso per i  bambini.
Ma la noia non dipende dal fatto che non sia interessante, anzi. La noia dipende dal fatto che per capirlo bene in alcuni momenti bisogna impegnarsi, far funzionare il cervello, ascoltare bene, concentrarsi, fare collegamenti, apprendere.
Non basta farsi catturare spensieratamente dalla storia come avviene con gli altri film d'animazione.
Non basta.

La mamma di A lo guarda anche con occhi professionali e pensa che a tratti sia geniale, soprattutto per il modo in  cui sono state rappresentate le emozioni, le relazioni tra loro, le relazioni con la memoria a lungo e breve termine, con la personalità.
Ma il piccolo A lo avrà capito questo film?
Forse é troppo piccolo...
Escono dal cinema e, a parte lo scatenato ballo finale sulla sigla di chiusura, sembra che nessuno dei cuccioli di casa sia rimasto particolarmente colpito.

Ma qualche giorno dopo, la mamma di A, ascolta per caso questa conversazione tra il piccolo A e Glo.
Mentre fanno merenda...

Piccolo A:
"La nonna G assomiglia a Rabbia". E ride.
Glo:
" É vero quando urla é uguale." E ridono.




La mamma sorride. Hanno capito molto di più di quello che pensava. Come spesso accade i bambini hanno dentro cose, pensieri, ragionamenti, emozioni che mostrano al mondo solo quando lo vogliano loro.

E allora la mamma di A ha inventato un gioco: dire delle frasi, delle frasi qualunque, quotidiane  come se fosse Gioia, o Rabbia, oppure Paura o Disgusto o Tristezza.

Frasi come " Piccolo A ! É l'ora di andare a letto",  declinata nelle varie emozioni.
Ci vuole un po'di interpretazione e voglia di giocare a fare gli attori.
 Però il piccolo A ride nel vedere la mamma che fa i personaggi del film.
Ride ma gioca a riconoscere le emozioni.
Ride e impara a sentire come tutto cambia, tutto, a seconda dell'emozione.


Quindi, recensione finale per i genitori:
Noioso a tratti, ma nel complesso bello, soprattutto perché a casa puoi "portarti" cinque simpatici amici che possono aiutarti a far conoscere a tuo figlio le emozioni.
Basta giocare con un po' di Gioia.





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