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giovedì 3 gennaio 2013

La nonna alla finestra

Tenerezza e malinconia. In un bel viso segnato dalle rughe e dal tempo. Ma le rughe accentuano il suo sorriso quando la mamma di A passa davanti alla finestra e con un cenno della mano la saluta. Dice anche buongiorno a parole, la mamma di A, ma non sa se la voce si senta al di là del vetro. Spunta dalla finestra del piano terra solo il viso di questa nonna, con i capelli bianchi candidi pettinati bene, gli occhi piccoli e scuri, le labbra ripiegate un po' verso l'interno. 
La mamma di A l'ha notata una mattina mentre a piedi andava a buttare l'immondizia. In questo paesino di montagna che trasuda di storia e storie, la mamma di A si chiede quante cose avrebbe da raccontarle questa nonnina, che passa la giornata a guardare la vita dalla finestra della cucina. Come sarà il trascorrere del tempo in quella casa silenziosa, lento e pieno o lento e vuoto, o solo lento. Pieno di ricordi? Che emozioni si porterà dentro? La mamma di A ha la sensazione che già solo quel saluto mattutino tra donne di generazioni e storie lontane porti qualcosa di bello ad entrambe. E poi questa mattina la sorpresa. Con passo lento la mamma di A cammina con la sua borsina in mano, ma la nonna non c'è. La mamma di A butta occhio nella cucina di mattonelline rosa, percepisce un'ombra ma non vuole essere indiscreta. Quindi prosegue. E quando ripercorrere la strada al contrario trova la nonna che ha aperto la finestra e la sta aspettando. Ma che bel viso e che bel sorriso. Anche gli occhi sorridono. "Buongiorno!" "Buongiorno, fa freddo questa mattina..... Ho acceso anche la stufa perchè ho sempre la schiena fredda" " Ha fatto bene signora, stia al caldo!". La mamma di A vorrebbe dirle ancora qualcosa ma non le viene in mente nulla. Sente che si è rotto il ghiaccio. Chissà che prima o poi non entri pure per un caffè. Chi ha migliorato la giornata di chi? Entrambe si sono fatte un regalo. Un incontro. Le cose belle e buone sono spesso piccole e quotidiane.

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