Le storie curano chi le racconta e chi le ascolta. Scrivo per prendermi cura di me, soprattutto della madre che sono diventata. Chi vuole bere un tè con me é la benvenuta, il benvenuto. Mi presento, sono la mamma di A...
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domenica 27 maggio 2012
Niente
" Cosa c'e'?" " Niente"
rimanere tranquilli e soddisfatti dopo una risposta del genere e' miope e da incoscienti. Il niente e' vuoto, rassegnazione, mancanza di comunicazione. Dentro un niente puo' esserci rabbia, tristezza, sentimenti di non amore. Niente puo' essere smarrimento, disorientamento, delusione. Puo' essere il tentativo maldestro di chiedere aiuto, di sperare che l'altro insista e non si accontenti della risposta. Se "niente" lo dicono i nostri figli, teniamo la porta aperta e aiutiamoli a dare forma a cio' che provano. Se " niente" lo dice tua moglie allora dietro c' e' in realta' un mondo intero. Se niente lo dice tuo marito, forse davvero e' tutto ok ma non darlo per scontato. Le parole sono solo la punteggiatura di un testo molto ricco e complesso. Puoi accontentarti di leggere bene, in modo espressivo seguendo le pause delle virgole, dei punti..le cadenze delle esclamazioni o delle domande. Oppure puoi cercare il significato che e' cio' che ti unisce all'altra persone ed e' cio' che colora la vostra relazione...di chiaro, di scuro, sfumato, deciso, acceso , spento....
Piccolo A. che parli ancora cosi poco e dici invece cosi tanto..che le parole non offuschino tutto quello che mi racconti con le tue manine, con i tuoi piedini, con le espressioni del tuo viso, con il tuo stare con me con gli altri con il mondo...
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