Cerca nel blog

martedì 4 novembre 2014

Mio figlio non è Mio

La mamma di A è seduta insieme agli altri genitori sulle seggioline che la mattina sono occupate dai loro figli.

Tutti questi grandi attorno al tavolo giallo.

Le maestre raccontano.

Le pareti parlano di lavori, scoperte, colori, impegno, divertimento.

È la stessa stanza dove ha giocato anche la mamma di A quando aveva la stessa età di A. Ci sono i ricordi e le fotografie di quegli anni in quell'aula.

Sul computer scorrono le immagini, scatti rubati dei bambini che insieme fanno cose, giocano, ridono.

Ogni volta che compare il piccolo A la mamma si emoziona.  Si riempie di orgoglio, incredulità, tenerezza.

Questo è il mondo del piccolo A. Qui vive le sue esperienze da solo. Qui la mamma non può vedere, proteggere, consolare, spiegare, guidare.
Quante cose che il piccolo A tiene per sè, quante cose non le racconta, quante cose sono solo sue. Giusto e sano così.

Mentre le maestre parlano la  mamma di A pensa a quanto sia sempre più chiaro che da una via ne siano nate due, una per lei, una per lui.
Il piccolo A cammina su sentieri che sono solo suoi.
Calpesta terra che la mamma non calpesta.

È tempo di fare due passi indietro. È tempo di non confondere l'amore con il controllo, la protezione con l'asfissia. È tempo di rispettare ancora di più i tuoi spazi, il tuo mondo e il tuo modo di viverlo.


Non ti chiederò più sei hai mangiato tutto. Che domanda sciocca. Stai crescendo certo che mangi. E poi è una domanda ansiosa non è una domanda per  conoscere. Non voglio sapere cosa fai ogni giorno. Io apro la finestra, raccontami tu ciò che vuoi condividere con me. Non sarò gelosa dei tuoi silenzi. Rispetterò i tuoi spazi.
Non camminerò sul tuo giardino se non sarai tu ad invitarmi.

Farò il meglio che posso..Ricordati però che non insegnano in nessuna scuola come si fa la mamma.. Anzi sei tu che me lo stai insegnando.

4 commenti:

  1. Quando io gli domando qualcosa, stai certa che non mi risponde o tutt'al più dice "niente", poi improvvisamente quando nemmeno ci penso più, inizia a parlare e lo fa quando vuole e su ciò che vuole. Un po' come noi grandi! Per questo motivo non domando quasi mai, ma trattenersi non e' semplice!

    RispondiElimina
  2. Quando sono piccoli ci illudiamo di sapere tutto di loro. L'amore illude! 😉

    RispondiElimina