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lunedì 3 marzo 2014

Non sopporto il carnevale

Piccolo A. Anni tre. Ma nonostante questo la mamma di A ha cercato di defilarsi dal carnevale, festa che non sopporta e che le lascia addosso un retrogusto di squallida malinconia. Ma il piccolo A ormai é nella società, sa che esiste il carnevale e vuole il costume di Spiderman. La sua mamma ha provato un misto di eccitazione e contentezza quando glielo ha fatto trovare come sorpresa, un pomeriggio dopo l'asilo. E il carnevale festeggiato così in intimitá, giocando, prima di cena,  ai supereroi, per il corridoio della casa, piccolo A e papá contro mamma...ecco il carnevale cosi le piace tantissimo.
E siccome é di famiglia l'avversione per le mascherine la mamma di A con sua sorella A, le nipotine Ga e Glo, e con nonna G si sono "ritirate" in montagna, tra
la neve e le vette bianche.
Ma "il diavolo insegna a fare le pentole e non i coperchi" e nel piccolo paesello in cui sono fuggite danno una festa di carnevale alla quale il piccolo A, Ga e Glo vogliono partecipare.
La mamma di A e la zia A si fanno coraggio l'un l'altra e sotto una meravigliosa neve, in compagnia di Spiderman, di un coniglietto e di una micetta si incamminano verso la stanza dove si trova la festa.
Nell'entrare la mamma di A si ricorda ancora meglio il motivo per cui il carnevale non le piace: confusione, preadolescenti che si spingono nella loro fame d'azione, coriandoli nelle mutande, rumore...Lei di allegria non riesce a vederne, le sembra che il carnevale tiri fuori solo emozioni grottesche.  E quei ragazzini che si spingono senza accorgersi di chi travolgono non le sembra che abbiamo il sorriso sul viso. Forse é una sua proiezione...
Il piccolo A invece é entusista e costringe la sua mamma all'ennesimo step verso la riconciliazione con il carnevale. Lei vorrebbe stare defilata, seduta sulla panchina a guardarlo giocare, invece "Mamma dai balliamo!", detto in un modo a cui non si può dire di no. Lui cucciolo, fiero, dietro la sua maschera da uomo ragno, si muove a ritmo di musica e continua anche quando la mamma finalmente si siede. Che gioia guardalo, che bello rivedere il carnevale con i suoi occhi. Un tripudio di suoni, colori e buffi travestimenti. "Mi sono divertito tanto", le dice a fine serata, esausto prima di crollare nel lettino, dopo averlo convinto a togliersi la tutina da Spiderman.
Ma...colpo di scena...
"Zia avevi ragione, non c' é niente di peggio del carnevale" le dice Ga il giorno successivo. Ah ecco! tanti sforzi per "far pace" con questa festa ed ecco che qualcuno la vede come lei. Ma Ga ha dieci anni, circa l'etá in cui anche la mamma di A ha cominciato a trovare triste questa festa...Ci deve essere qualcosa legato alla pre adolescenza...Da brava psicologa sta analizzando la faccenda.. ;-)
Che arrivi presto la Quaresima...anche se spariranno le adorate frittele alle mele.

1 commento:

  1. Bhe le frittelle si possono sempre fare e comunque arriverà la torta Pasqualina che qui in Umbria e' un'istituzione....e' salata ma e' pur sempre una golosità.
    ....sai che anch'io non vado matta per questa festa, forse ti sembrerà strano e magari non mi riferisco ai bambini, ma a me le maschere mi sembrano tristi.

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