Cerca nel blog

sabato 1 marzo 2014

Cara mamma, caro papá alla tua rabbia c'é un limite.

La mamma di A non crede alle risposte pre-confezionate o alle formule uguali per tutti. Per questo spesso si trova nella condizione di dover smontare le aspettative dei genitori che si rivolgono a lei chiedendole "Cosa dobbiamo fare?". Non esiste il formulario del genitore perfetto, l'educazione dei nostri figli non passa attraverso la meccanica esecuzione di comportamenti ritenuti corretti.
Siamo in relazione con i nostri figli e dobbiamo avere una visione aperta nella quale quando pensiamo a loro dobbiamo includere anche il nostro modo di rapportarci a loro. La personalità dei nostri figli si costruisce in una relazione, non grazie a comportamenti giusti.

Ma una cosa che invece é universale, un principio inviolabile, un assioma é che i nostri figli hanno un valore imprescindibile, il valore di essere umani. E hanno un valore ancora più grande perché sono piccoli, perché dipendono da noi, perché ci guardano con gli occhi dell'amore incondizionato, perché sono il nostro futuro. Perché hanno il valore della vita. Perché sono persone, e il fatto che siano in "miniatura" li rende ancora più sacri!

Quindi care mamme e cari papá, siamo tutti d'accordo sul fatto che essere genitori non sia semplice. Siamo tutti d'accordo che i bambini sappiano mettere alla prova, sfidare, suscitare anche emozioni contrastanti.  Sappiamo tutti che i ritmi sono frenetici, lo stress alto, la crisi presente....
Sappiano tutti che non é facile.

Ma:

1) Lo abbiamo scelto!
2) Noi siamo gli adulti!
3) NOI SIAMO I RESPONSABILI DELLA RELAZIONE CON I NOSTRI BAMBINI. NOI SIAMO I RESPONSABILI DEL LORO BENESSERE.

Mettere limiti, confini. Saper anche dire no. Insomma la fermezza educativa sappiamo tutti che é indispensabile.

Ma denigrare i nostri figli con la rabbia delle NOSTRE frustrazioni, con appellativi offensivi, con mani che gli chiudono la bocca, che gli abbassano la testa. Questi non sono rimproveri, questi sono comportamenti che mostrano la nostra pochezza, i nostri pezzi mancanti che si fanno sentire.

      Quando sgridiamo nostro figlio non possiamo mancargli di rispetto!



 Sono due cose completamente diverse. Rimproverare o calpestare la loro dignitá!
"Tu sei importante, tu sei speciale" é la premessa che dovrebbe essere stampata nel cuore dei genitori sempre. Anche nei momenti di crisi, di arrabbiatura, di "capricci"...

Basta scuse! Basta inutili piagnucolosi sensi di colpa.

Mettiti davanti allo specchio cara mamma.
Mettiti davanti alla specchio caro papá.

Dedica del tempo a "formarti come genitore". Nessuno nasce imparato.

Tuo figlio ha bisogno di te!

(La  Mamma di A ha scritto infervorata, perché certe scene, nei corridoi dell'asilo fanno male al cuore!)


8 commenti:

  1. Concordo con te e capita pure a me di sentire parolacce per rivolgersi ai propri figli, non credo nemmeno che sia frutto di stress, e' solo stupidità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non solo parolacce...paragonati anche agli animali... :-(

      Elimina
    2. Pensa che strascichi poverini. Digliene quattro la prossima volta che li senti!

      Elimina
  2. Hai fatto bene a scrivere questo post. Non esiste che un genitore debba usare la violenza, nè verbale nè fisica, per farsi ascoltare dai propri figli! Concordo anche con mammapiky, è solo stupidità!!

    RispondiElimina
  3. Non potrei essere più d'accordo con te. Ho conosciuto momenti in cui ho fronteggiato la peggiore parte di me ma è importante rendersene conto e modificare i meccanismi che si ripropongono da una generazione all'altra. Il risultato con i bambini è sorprendente, il rispetto è incredibilmente contagioso!

    RispondiElimina
  4. Grazie Mamma di A per questo bel post che molto fa riflettere. Condivido poco il giudizio sulls stupidità: non tutte le vite sono uguali. L'esortazione, anche indignata, a mettersi davanti allo specchio e lavorare credo valga più dell' insulto. Anche gli scenari piu luminosi nasvondono a volte delle insidie. Mamma D

    RispondiElimina