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lunedì 24 marzo 2014

Se la mamma fa la strega cattiva...

La mamma di A ha una passione speciale per questi giochi perchè si ricorda benissimo quando li inventava lei da bambina e anche perchè, in un modo diverso, ci "gioca" anche per lavoro: i giochi di ruolo. Nessuno li insegna ai bambini, la loro spontaneità e creatività li fa emergere naturalmente..fanno finta di essere qualcun altro o un personaggio fantastico e intrecciano storie che non hanno un copione stabilito. Le trame nascono in quel preciso istante, ciascuno con la sua parte inventa un pezzo di mondo sperimentando ruoli nuovi, nuove possibilità. Quanto sono spontaneamente intelligenti i bambini? A volte cominciano con "Facciamo finta che..". Oppure in certi momenti uno degli attori si improvvisa regista, ferma il gioco per un attimo, dà una nuova svolta alla storia, dice agli altri petsonaggi cosa devono fare " Tu dicevi che..." "Tu allora facevi cosi..." ( e usano sempre i verbi all'indicativo imperfetto).
A casa del piccolo A, da un po' di tempo, la sera, dopo cena, è nato un rituale...si fa un gioco di ruolo che dopo varie varianti ha ora preso una forma  definitiva. "Mami giochiamo ai super eroi? Ti vai a nascondere?". Sappiate che le parti le ha assegnate lui e che il gioco è nato da lui. I suoi genitori ci si sono tuffati dentro perchè si divertono come matti. Quindi, ricapitolando, in ordine alfabetico i personaggi sono:
Il papà di Spiderman interpratato dal papà
Spiderman interpretato dal Piccolo A
La strega cattiva interpretata dalla mamma

La strega cattiva va a nascondersi, al buio, e non vi immaginate come deve trattenere le risate quando trova nascondigli nuovi e si immagina la faccia del papà di Spiderman quando la vedrà lì: come sdraiata nella vasca da bagno o schiacciata sotto le coperte del lettino di A.
Spiderman e il suo papà cominciano la caccia e quando la trovano..."Ta taaaa".. comincia il combattimento a suon di " Raggio di luceeeee" " Ragnatela rossaaaaa" " Pugno forteeee" " Cristalli splendentiii" e chi più ne ha più ne metta. Tutto corredato da una mimica fantastica stile cartoni animati giapponesi anni ottanta. Un po' cade per terra la strega, un po' Spiderman o il suo papà. Ma quando cade  quest'ultimo, grazie al "Potere della forza" che scaturisce dalle manine di Spiderman che fanno le carezze, il papá guarisce. Infine Spiderman sferza un'arma talmente potente che la strega perde tutta l'energia e cade sul letto esausta. Allora Spiderman le dá un bacio e grazie al "Potere della bontá" la trasforma in una fatina che lo abbraccia e lo ringrazia di averla fatta rinascere buona.
Il gioco é chiaro che si fa più e più volte, ciascuno ci aggiunge una variante, un cambio programma, "un'arma nuova".  "Adesso ancora una volta!" dice il piccolo A, con il ditino alzato in segno di esortazione. Poi arriva "L'ultima volta!dai" quasi supplichevole. E poi l'ora della nanna.
 A parte il vicino che abita sotto di loro che si chiederà cosa diavolo stanno facendo, tutti e tre ridono e si divertono con tutti i pori.
Così il piccolo A sperimenta ruoli nuovi, prova empatia quando vuole guarire il suo papá, impara a gestire e a esprimere la sua aggressività verso ciò che lo spaventa e lo minaccia (la strega), sperimenta la possibilitá di cambiare le cose e le situazioni grazie al suo potere, si prende cura della mamma-strega e con l'amore la fa diventare buona, impara ad andare verso le sue paure a scovarle e ad affrontarle, sperimenta la giocositá dell'esserci in prima persona....e tante altre cose..
E loro, i grandi? Loro ritrovano la loro spontaneitá e creativitá e poi si sdraiano più leggeri e contenti sul divano. Come capita spesso è il nanetto biondo che insegna ai suoi genitori qualcosa di nuovo...Buona notte!

3 commenti:

  1. Oh si che bello...noi ultimamente ci siamo dati al nascondino dentro casa e a parte che mi sbellico dal ridere, ho scoperto la sua sconfinata fantasia, trova dei nascondigli assurdi che ci vuol mezz'ora per tirarlo fuori!

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  2. Bello bello e bello. Nient'altro! E fortunato il piccolo Spiderman.

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