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mercoledì 18 dicembre 2013

Il lupo travestito da agnello: una favola per raccontare il vittimismo

Un lupo. Perché lui o lei aveva il pelo del lupo, i denti del lupo, la fame del lupo, l'aggresivitá del lupo. Per essere lupi non bisogna per forza essere cattivi. Per essere lupi basta guardare solo a se stessi, prentendere che gli altri soddisfino sempre i tuoi bisogni e orientino le loro azioni come vuoi tu. Un lupo non sa mettersi nel panni degli altri, un lupo si sente al centro del mondo, un lupo non conosce il piacere dell'incontro, trova piú piacere nel manipolare. Questo lupo, quando agisce alla luce del sole può far male, ma la sua preda ha ben presente che razza ti tipaccio si trova di fronte. È libera di scegliere come affrontarlo secondo le sue capacità.
Ma il lupastro, che si sa é un furbacchione, spesso si traveste da agnellino, lamentandosi della cattiveria con la quale tanti predatori si accaniscano su di lui. Piagnucolando la sua sfortuna ad essere un animaletto cosi fragile e indifeso. Cercando compassione per la sua posizione sfavorita nell'ordine del mondo. Così chi si avvicina a lui sarà incastrato nella trappola, si sentirà in dovere di ascoltare le sue disgrazie, consolare le sue sfortune, alleviare le sue pene. La preda in scacco, tiranneggiata dall'agnello che ricordiamoci è un lupo.
La furbizia del lupastro sta anche nel fatto che, se un giorno qualcuno vicino a lui si rende finalmente conto del suo travestimento e capisce le sue profonde intenzioni lupesche, agli occhi di tutti lui é pur sempre un agnellino indifeso. E davanti agli occhi di tutti sará la preda ad essere considerata come un lupo freddo, insensibile e cattivo. Infatti alcune  prede dopo un po' di tempo realizzano quanto male ricevano da questo finto agnellino indifeso e cominciando a farsi qualche domanda scoprono la zip e le cuciture del costume da agnellino con il quale il lupo si é travestito. Difficilissimo farglielo togliere, é diventato quasi una seconda pelle. In certi casi il lupo é davvero convinto di essere un agnellino e non esistono specchi o chissá quali strumenti per fargli vedere la sua vera immagine.
Cara preda, qui si gioca la tua libertà. Quello che pensano gli altri puó essere un grosso macinio, ti guarderanno storto per la tua ingratitudine, parleranno male di te e ti accuseranno. Non spendere troppe energie per dimostrare al mondo che hai ragione, che l'agnello é in realtá un lupo. Ricordati delle ferite della tua nima, i graffi sul tuo cuore, le sensazioni scure che il lupo ti ha lasciato. Non hai bisogno di convincere nessuno se non te stesso che é tempo di togliersi il costume da preda ed é tempo di volgere il tuo sguardo e il tuo cammino verso luoghi e persone con cui stare BENE.

(PS: per il lupo non vedo grandi speranze di cambiamento, é vittima di stesso, la vita le risposte poi le dà. Tu invece, com' è che ti sei ritrovata nel ruolo di preda? lavoraci su, rimboccati le maniche. Sbagliando si impara.)
 Inbocca al lupo! (scherzo)

4 commenti:

  1. come è facile capire certi aspetti della vita attraverso le favole: da sempre il non detto viene rappresentato , raccontato, cantato. bella storia, ne aspetto un'altra...

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  2. grazie! mi é uscita di getto...spero di essere di nuovo ispirata dal mondo delle fiabe!

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  3. Ciao Mamma di A. Sono un lupo. Più precisamente una lupa. Di solito non amo i travestimenti, tutt'al più le fronde, che nascondono. Ma nonostante la mia cattiveria e la mia astuzia, mi è capitato di rimanere ferita, non per finta, ma per davvero. E un giorno, mentre giacevo ai margini del bosco priva di forze e forse sul punto di morire, così nera e ossuta come sono, proprio come è una lupa, qualcuno simile a voi si è avvicinato a me e mi ha soccorsa: mi ha dato da bere dell'acqua e ha lavato le mie ferite. Quando ho riaperto gli occhi, ho visto solo il cielo sopra la mia testa. Ora sono di nuovo nel bosco. La vita mi dà le sue risposte, e spesso mi lascia senza cibo. Però da quel giorno io riesco a ululare senza paura di morirne. Stiano lontani gli agnelli! Io posso morire senza vergognarmi di essere un lupo. Perché cosa mi importa se sono un lupo? Visto che un giorno qualcuno si è avvicinato a me, con un sorriso di cielo, e mi ha accarezzato la testa? E ancora oggi mi piace, con il mio pelo arruffato da lupo, e la mia fame da lupo, e la mia voglia di camminare e correre, ah mi piace attraversare il bosco sotto il sorriso del cielo stellato!

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  4. Mi piacciono i lupi che fanno i lupi. Corri selvaggio e felice!

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