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domenica 11 novembre 2012

Il senso di colpa di una mamma

Saranno gli occhi puntati addosso di parenti, amici, conoscenti. Saranno emozioni filo geneticamente tramandate di madre in figlia. Sarà che Freud ti chiede subito che rapporto hai avuto con i tuoi, perchè se sei cosi triste loro ci sono sempre di mezzo e di psicologia spicciola se ne intendono tutti. Saranno scuse per non chiedersi profondamente perchè mi sento cosi e fa bene questa cosa a mio figlio? Sarà quel che sarà, ma le madri conoscono bene quell'emozione che si chiama senso di colpa e che mina la loro serenità e anche la serenità nella relazione con il proprio bambino. 
Il senso di colpa dovrebbe essere qualcosa di positivo che ci aiuta a capire quando facciamo male a noi stessi e agli altri, permettendoci di cambiare, riflettere, riprovare. No, no. Il senso di colpa delle mamme è altra cosa, lontano dal suo significato positivo. È un senso di colpa sterile se non nocivo. Le mamme  si sentono in colpa perchè non passano tutto il giorno con i loro figli, perchè vorrebbero bere un caffè con le amiche, perchè vorrebbero riscriversi in palestra, perchè si assentano per andare dal parrucchiere, perchè dicono sacro santi no che fanno "soffrire" i loro figli....le mamme si sentono in colpa perchè sono mamme. Stop.
Qui ci vuole la rivoluzione  e per farla bisogna imparare dai nostri mariti, dai nostri compagni, dall'universo maschile. Perchè loro il senso di colpa come lo intendiamo noi non lo vivono e fanno bene, e hanno ragione, e bisogna stringergli la mano. Certo, a volte magari, bisogna dargli un limite, ma loro lo sanno che è importante stare anche con gli amici, svagarsi il giovedì sera a calcetto e chiudere serata con una bella birretta in allegria, andare a sciare e tornare canticchiando per le scale con la voglia di rientrare a casa.  Ma senza sensacci di colpa. Ecco, la mamma di A sta diventando una grande discepola della filosofia dell'altro sesso e sta imparando con ottimi risultati.
Sentite quà che weekend...
Sabato mattina passeggiata in centro tutti e tre insieme, a guardare i negozi, gustarci il centro storico della nostra città che è davvero bello, incontrare ragazzi del nostro stesso liceo anche loro con i passeggini che la vita va davvero veloce...e siamo già quà.
Verso le 12 rientro a casa...qualche attimo di cedimento che le stava facendo sistemare tutto per benino prima di uscire. Ma no...la mamma di A è quasi in ritardo...saluta, sbaciucchia il suo piccolo uomo che è lo specchio della serenità ( "ti piacerebbe  mamma che ti strillasse di non andartene...eh?diciamoci la verità...senstirsi indispensabili è una sensazione che fa sentire bene...però ma...). Poi quell'odorino cosi familiare, il papà di A che dice spaventato "Ma lo ha fatto apposta? Proprio ora?", la mamma che sta per cedere e poi invece non si fa incastrare e dice....ve la caverete benissimo...a dopo e divertitevi. E comincia un bellissimo, lunghissimo, piacevolissimo aperitivo con una sua compagna delle superiori. L'atmosfera è rilassata, il cibo ottimo, il vino profumato. La mamma di A ha il telefono sul tavolo...ma poi se ne dimentica.
Al rientro tutto tace e dormono come due angioletti. Certo che poi è bello tornare e che bello sentire "Mamma" dal lettino e due braccia che ti saltano al collo. "Hai visto piccolo A, tu ci sei anche senza di me e ora è ancora più bello rivedersi" pensa la mamma di A. 
Dopo una merenda tutti insieme a giocare sotto la tenda fatta con il plaid, il papà di A raggiunge i suoi compari che stanno preparando il mega spiedo per il giorno successivo (lo spiedo è un piatto tipico bresciano non propriamente dietetico ma perfetto in queste giornate uggiose).
La mamma di A stira, gioca poi stira poi gioca poi stira poi gioca....scarsi risultati sul fronte domestico ma il piccolo A è un ottimo compagno di giochi, la risata è sempre pronta.
Poi bagnetto, pigiamino, cena e .....cambio. Rientra il papà e riparte la mamma. Per una serata con i suoi fratelli a teatro. A vedere il cugino Lu, grande attore emergente del panorama italiano che ha elevato le radici teatrali di famiglia facendoci sentire tutti orgogliosi. La mamma di A è proprio serena. Prima di uscire lei e il papà di A hanno riso, perchè per la seconda volta in un giorno il piccolo A ha sfornano polpette puzzolenti proprio mentre la mamma stava uscendo. I bambini sanno insegnarci tanto, il piccolo A ha costretto il suo papà a diventare un mago del pannolino. Corso intensivo di un giorno.
Qualcuno mi può dire cosa c' è di male in un sabato cosi? Dov'è il male, lo sbaglio, la colpa? Nelle nostre fantasie, nelle nostre paure di essere genitori inadatti. Madre inadatte.
Ciao sono la mamma di A, e sabato ho commesso un orribile colpa...mi sono presa cura di me! ;-)
Ps:l'argomento senso di colpa femminile non può esaurirsi in un post...le sfaccettature sono più ampie, l'argomento più complesso...ma oggi ho voglia di leggerezza....


6 commenti:

  1. ciao, sono la rospa in ciospa, mamma del bambino di pongo, e molto spesso commetto orribili colpe: me ne vado per i fatti miei lasciando compagno e figli da soli.

    e ci godo.
    ci godo da morire!

    ;)

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    1. ...scusa: per ora lascio compagno e figliO da soli. probabilmente freud mi direbbe che sto già proiettando i miei non sensi di colpa nel futuro prossimo, quando lascerò soli il compagno, il figlio e la figlia!

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    2. Rospa in cispa! Grande! Anche tu sei protagonista della rivoluzione!!!!!!!!!

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  2. Ciao sono la mamma di Tigro ed Effi e voglio solo dire alla mamma di A. che ha fatto benissimo!!!!!!

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