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lunedì 30 luglio 2012

Il papà di A e la mamma ingombrante

"Scegli l'università che vuoi, sei libero di decidere come credi.............tra medicina, ingegneria ed eventualmente economia". Fu cosi che il papà di A scelse "eventualmente", si laureò, fece esperienza e si ritrovò un economista con il piglio creativo, visto che la sua vera indole sopravvisse anche nei meandri della finanza, della gestione d'impresa e ti tante altra cose, perlopiù sconosciute alla mamma di A. Il papà di A racconta spesso questo episodio e ridiamo insieme, sperando che il piccolo A, nei momenti delle scelte, si confronti con due genitori più elastici! Il papà di A è un papà che trascorre moltissimo tempo fuori casa, che lavora lontano e che ogni giorno si trova a dovere affrontare e risolvere situazioni molto intricate (sempre perlopiù aliene alla capacità di comprensione della mamma di A). Questo status lavorativo porta il papà di A a ritenere giorni spensierati e leggiadri, pieni di divertimento e risate, giochi e balocchi, serenità, tranquillità, risposo, quei giorni in cui la mamma di A si dedica a fare "solo" la mamma. Vien da sè, e ogni mamma lo sa, che questo pensiero fa venire un nervoso immenso. Ma la verità difficilmente se ne sta nascosa per molto tempo e questo weekend, la mamma di A si è sentita molto soddisfatta. Il mio superimpegnatononhotempoazionispredfatturatobusisnessplain si è finalmente ritagliato un weekend famiglia e tutti insieme siamo andati nella spiaggia dove il papà di A pratica il kite surf. La sua indole creativa e un pò selvaggia ha trovato anche fuori dal lavoro il suo spazio e noi siamo contenti di questo sport all'aria aperta, sano, spartano e coreografico. Di vento però non se ne è visto molto, le vele sono rimaste in spiaggia e i papà pure. Così la mamma di A dice "Visto che non esci con il kite, vado sul pontile a leggere e a prendere il sole...ci vediamo dopo". Devo ammettere che, anche se lamentarsi che un uomo non è collaborativo in faccende domestiche o familiari sembra essere molto diffuso, è pur vero che con fatica noi donne usciamo di scena. O meglio, questo succede a me, che dal pontile leggo ma furtivamente controllo quello che stanno combinando quei due insieme. Mi trattengo, osservo e basta, lascio il campo ai miei uomini, li lascio stare insieme senza di me. Il papà di A è un bravo papà! Questo modo un po' defilato, lo tengo per tutto il giorno. A volte mi sento cercata con lo sguardo, ma non cedo.  Se la cavano benissimo da soli.
Qualche ora dopo, al buoi, mentre stiamo per addomentarci....la capitolazione..."Bello stare con il piccolo A, però è davvero stancante, sono distrutto". "Ah Ah! allora lo ammetti che non è cosi semplice" ed esce il tono da prefessoressina che in me. Tanto lo so che la memoria del papà di A è un po' corta...Sono io che devo ricordarmi di saper mettermi da parte qualche volta in più. Per dare spazio a me, per dare spazio al papà, per dare spazio ai miei due uomini insieme! Perchè insieme sono uno dei film più belli che abbia mai visto.

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