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martedì 21 maggio 2013

La Peluquera (ovvero tu hai mai desiderato tagliare i capelli alla tua Barbie ?)

A te non é mai venuta voglia di tagliare i capelli a una delle tue Barbie? Stai ridendo, lo so, perché non solo ti é venuta voglia, lo hai pure fatto. Forse non era una Barbie ma una delle tue bambole, ma sicuro il risultato é simile: nel primo caso una super, sexi, bionda in carriera trasformata in una casalinga impettinabile disperatissima, nel secondo caso una dolce bambina trasformata in bambola da film horror. A meno che tu nel tempo non sia diventata veramente una parrucchiera, questo desiderio di tagliare i capelli é rimasto dentro di te, anche se non lo sai, lui si nasconde nel profondo del tuo inconscio. Ma puó sempre riaffiorare. Come é successo qualche giorno fa alla mamma di A...
Erano tutti dalla nonna G. Un tardo pomeriggio di venerdi. La mamma di A, sua sorella zia A e tutti i loro cuccioli. Ga faceva i compiti sul grande tavolo in salotto. Con la supervisione della sua mamma e della Mamma di A. Glo e piccolo A come sempre giocavano/sbetegavano insieme. La nonna G, che ogni tanto finge di lamentarsi dicendo "Non sono piú padrona di casa mia", ma che é contenta di essere circondata da tanta allegria, si stava preparando per uscire a mangiare la pizza con le sue amiche. "Mamma di A puoi venire qui un attimo per favore?" La mamma di A lasciava gli esercizi sulle equivalenze e andava nella zona notte. La nonna G con i capelli bagnati, le forbici in mano, serafica diceva  a sua figlia "Spuntami i capelli per favore".
Dovete sapere che la nonna G, come giá un po' descritta  qui, é una donna grintosa e senza sfronzoli, pur avendo quasi settanta anni non ha un capello grigio, e la sua pettinatura é essenziale come lei: un cucugnino basso e i capelli tutti tirati indietro, stop. Questo fa si che la nonna G, a parte per le ricorrenze speciali, non vada quasi mai dal parrucchiere. Ma venerdi, dopo aver valutato che i capelli erano diventati troppo lunghi per la sua pettinatura, ha ben pensato di risolvere subito il suo problema: "Mamma di A tagliarmi i capelli, quattro dita non di piú, tutti pari. Così riesco sempre a raccoglierli".
Così la mamma di A all'improvviso scopriva che il suo antico desiderio di tagliare i capelli delle bambole non era sopito o sparito, e con entusiasmo afferrava le forbici. La prima sforbiciata andava bene. Bello vedere subito il risultato del proprio lavoro. Li, tangibile, chiaro. La mamma di A, come tutte le  persone che lavorano nell'educazione o nella relazione di cura non vive così immediatamente e palesemente i frutti del suo lavoro.
La seconda sforbiciata invece dava qualche problema. La mamma di A aveva esagerato. " Ti ho fatto un taglio moderno, lungo davanti piú corto dietro". Cercava di sdrammatizzare a metá tra "Scoppio a ridere, e aiuto cosa ho combinato" . La nonna G invece capiva subito il danno e pensava all'impossibilitá di farsi il suo comodo e amato cucugnino. "Mamma di A! Ti ho detto quattro dita" partiva infervorata, come suo modo abituale. Da 0 a 100, la via di mezzo raramente. Allora la mamma di A chiamava i rinforzi " zia A corri qui vieni a vedere". In un battibaleno nel bagno c'erano tutti, figlie e nipotini della nonna G. Questi ultimi con gli occhi sgranati e divertiti. Ga in particolare guardava la sua zia pensando, "Oh zia e adesso??"
"Vi sembrano piú corti qui i capelli della nonna?" Diceva la mamma di A cercando sostegno. Tutti erano dalla sua parte ma tutti ridevano come dei matti, e chiaramente la comunicazione non verbale, essendo piú forte ed efficace ridava alla nonna G, il vero quadro della situazione.
"Mamma sono laureata in psicologia ti ricordi? Non sono una parrucchiera" E tutti a ridere ancora come dei matti. Ormai anche la nonna lasciava il nervoso in favore di uno sguardo divertito.
Sono momenti normali che rendono le vite speciali. Sono momenti quotidiani che raccontano le emozioni indimenticabili. La mamma di A lo sa  che questo squarcio di pomeriggio di maggio, con la nonna seduta sulla sedia in bagno, con i bambini intorno, la zia A  e lei con le forbici in mano è una meravigliosa fotografia di una attimo di vita. Di vita bella.


2 commenti:

  1. Ho riso anch'io, mi perdoni??? Mi hai ricordato la prima volta che ho tagliato i capelli a mio marito: presa dall'enfasi avevo fatto un vero e proprio scalpo, poi ho fatto pratica!! Comunque tagliare i capelli non è' mica così facile!!!!

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  2. felice di averti fatto ridere...e no...non é facile tagliare i capelli

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