Cerca nel blog

domenica 6 aprile 2014

La vita poi risponde... ( anche a quel prof di mate che ti ha segato le gambe)

"Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde"
Alessandro Baricco

La mamma di A, quando tanti anni fa ha letto questa frase, ha sentito subito che era proprio cosi. E più di una volta le è accaduto che pezzi di vita che le sembravano lasciati in sospeso, poi tornassero, inaspettatamente,  aiutandola a capire il significato più profondo di tutto quello che le era successo prima. Oppure incontri, avvenimenti, coincidenze che, anche a distanza di anni, arrivano e gettano squarci di luce sul passato. A volte invece episodi che credeva avessero avuto un punto di fine, ritrovano un finale più adatto e di soddisfazione. Come le è successo oggi...Ma facciamo un passo indietro.

Oggi la super nonna G ha compiuto settant'anni. Un 'etá in cui é sicuramente più il passato che il presente, un'etá in cui  vedi ciò che hai seminato. I frutti della nonna G erano tutti intorno a lei oggi. Una bella e allegra tavolata di persone tra le colline della Franciacorta. Persone che la amano, la stimano e che sanno che tutto il calore che la circonda arriva dalla sua forza, dal suo coraggio, dalla sua capacità di trasformare anche le avversità in occasioni. Occasioni di amore, di pace.

Facciamo altri passi indietro...
La mamma di A era una studentessa del liceo scientifico nonostante la sua attitudine per le materie umanistiche e un amore-odio per le materie scientifiche. In particolare il suo rapporto con la matematica era ambivalente. E troppo scostante. Cosi navigava a vista sulla soglia della sufficienza. 
Poi un giorno arrivò un uomo grande e grosso, che le faceva una paura incredibile, ma grazie a lui scoprì che in matematica qualche talento ce l'aveva, e anche in fisica. Questo può succedere se un insegnante ha talento nel suo di lavoro.
Purtroppo il gigante buono che sembrava cattivo se ne andò, e l'anno successivo arrivô lui: "l'uomo medio".
Nessuna emozione, nessuna relazione, nessun coinvolgimento. La media aritmetica la sua unica strategia. La mamma di A a pelle era insofferente a questo modo di prendere la vita e l'insegnamento. Nessuna virgola fuori posto, nessuna pennellata colarata o sbavatura. Tutto nelle regole. E la mamma di A ricominciò a navigare a vista sulla sufficienza.
Arrivò la fine dell'anno, dell'ultimo anno. E la mamma di A, per essere più che sicura di avere un bel sei stiracchiato in pagella per l'ammissione all'esame si fece interrogare. Esercizi alla lavagna. Tutto bene, anzi benissimo.
"Mamma di A, interrogazione da sette, ma a te il sette non ti serve, hai comunque la media del sei. Ti metto sei"
A parte la morte del senso di una valutazione usando il verbo "serve o non serve". Ma perché se merito sette mi scrive sei? Questo naturalmente non lo disse la mamma di A, le mancavano ancora alcuni anni di esperienza e di sicurezza in se stessa per poter rispondere in quel modo.
Riuscì solamente a dire, qualche giorno più il là, un po' stizzita "Finito il liceo con la matematica ho chiuso visto che mi iscrivo a psicologia". Ma lui, "l'uomo medio": " La facoltà di psicologia ha come minimo un esame di statistica!" . Colpita e affondata mamma di A.

Un paio di anni dopo, il giorno in cui sui tabelloni dei risultati dell'esame di statistica lesse "Mamma di A 30 e lode", la mamma di A non poté, sorridendo, pensare al suo prof. di matematica. Colpita e affondata col cavolo! La vita sembrava aver risposto.

6 aprile 2014. La nonna G compie 70 anni. La vita le ha risposto, basta guardare il giardino che ha coltivato intorno a sé. 
Sul far della sera,  prima di salutarsi, fanno una foto di gruppo, una di quelle che poi andranno sul pianoforte della nonna G, insieme agli altri caldi ricordi. La mamma di A si avvicina a un altro gruppo di commensali, anche loro vicini ai saluti. "Scusate potete farci una fotografia?". E lui si gira, si alza e va verso la mamma di A. Il prof di matematica. "Ma lei é il mio prof del liceo!" esce spontaneo alla mamma di A. Lui la guarda un attimo perplesso, poi  la riconosce e le chiede come sta. "Non eri molto brava nella mia materia ricordo bene?" " Viaggiavo sulla sufficienza con lei, è all'universitá che poi ho scoperto di poter prendere trenta e lode in statistica". Ecco, capitolo chiuso, la vita ha risposto. La mamma di A ha pensato alla frase di Baricco, si é messa in posa insieme alla sua famiglia e ha sorriso di gusto. 

3 commenti:

  1. E queste son soddisfazioni....il mio prof di diritto delle superiori era sempre li a cercare di prendermi in castagna con qualche votaccio o nota, non riuscendoci mi mise sei in condotta che dico e' poco! Me lo sono ritrovato in udienza come "avvocato avversario" ha deciso di scendere a patti! E la vita risponde!

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina