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lunedì 27 luglio 2015

Parole innocentemente crudeli

Parole innocentemente crudeli


Lo sa che non viene detto con cattiveria.
Lo sa che si pensa di essere coinvolti in una conversazione leggera sotto il sole e il riparo dell'ombrellone.
Lo sa che essere genitori è molto impegnativo e a volte si fa fatica a tirare il fiato.

Però alla mamma di A sembra che mietano più vittime l'inconsapevolezza di alcune espressioni, l'ignoranza del potere delle parole, rispetto alla cattiveria.

L'Elefante in un negozio di porcellane si muove inconsapevole delle sue dimensioni ma non per questo non fa disastri.

Quindi  ciascuno di noi avrebbe bisogno di "Specchi" per vedersi elefante e non entrare in quei negozi.
Non volevamo rompere niente noi!

Così, per dire che un figlio è un bambino tranquillo e indipendente, si dice:

"Non sappiamo nemmeno di averlo!"


"È come se non ci fosse!"

Cosa volete che vi dica!
Mettiamoci nei panni del bambino che ascolta queste parole.
Lo stiamo elogiando perché non ci disturba, perché è bravo ad essere trasparente, perché non c'è!

A me non piacerebbe sentire dire queste parole di me.
Le parole non descrivono la realtà, LA COSTRUISCONO.

Troviamo parole nuove!
Facciamo inversione di ruolo!
Mettiamoci davanti alla specchio!

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