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martedì 3 settembre 2013

Biancaneve

Il piccolo A, quando é l'ora della nanna, reclama solo il suo ciuccio. Docile  poi va nel suo lettino, chiamato anche il castello. Alcune volte in braccio alla mamma, altre camminando pestando i piedoni sul pavimento di legno. 
Stringe il suo amico Saetta McQueen. Gli occhi ciondolanti, le manine calde, il profumo di nanna.
"Signore, metto A nelle tue mani, prendilo tu, tienilo stretto, fino a domani!"
Recita sempre la mamma. Poi gli dá un bacio e gli canta una canzone. Nel repertorio ce ne sono solamente due: "A come Avventura" e "Venite nel mio campo". Belle, arrivano dall'anfanzia della mamma, un giorno ve le scriverá.

Ma questa sera il copione é cambiato...
"A, ti racconto una storia?"
"Ci!"
"C'era una volta Biancaneve.."
"Quale?"
"Come quale? Biancaneve era una bella ragazza ed era anche una principessa"
"Bella come Glo?"
" Si, bella come Glo!" (sorrisi nel buio)
"Biancaneve un giorno andó nel bosco..."
"Perché?"
(A, perché nel bosco prima o poi ci andiamo tutti, perché il bosco fa paura ma é anche pieno di cose affascinanti. Perché é piú forte di noi uscire dal sicuro e rassicurante castello. Perché la vita é un'avventura e ci sono sempre delle prove da superare. Ma ti assicuro che ne vale la pena.)
"Perché aveva voglia di fare un giretto. Ma nel bosco si imbatté in una casetta piccolina ma tanto carina e fu piú forte di lei la voglia di entrare"
"Perché?"
(Perché Biancaneve é donna A. No, scherzo..)
"Perché era talmente bella e accogliente che Biancaneva desiderava conoscere chi la abitava. Subito capí che era la casa dei nanetti. Era tutta in disordine, con i letti ancora disfati, i piatti da lavare, tanti vestiti in disordine."
"Ah! che brutta" ( sorrisi nel buio)
"E infatti Biancaneve, con tanto amore la mise in ordine. Diventó una cara amica dei nanetti che le chiesero di vivere al sicuro li con loro. Ma un giorno arrivó una vecchina, che in realtá era una strega"
"Quale?"
"Ma come quale?" ( Ma cosa vorrá dire con sto "quale?")
"Era una vecchia invidiosa che con la scusa di chiedere dell'acqua, regaló a Biancaneve una bellissima mela rossa, avvelenata. Biancaneve la assaggió e cadde sul pavimento in un sonno talmente profondo che i nanetti, al loro ritorno, la pensarono morta"
"......"
"La misero in un letto di cristallo, in mezzo al bosco, cosi che tutti potessero ammirare la sua bellezza. Un giorno, per caso, arrivó un principe a cavallo che rimase estasiato dalla bellezza della fanciulla. Le diede un bacio, perché cominció a volerle bene. Un bacio talmente pieno d'amore che ...
"Come miei?"
"Si amore, baci belli come i tuoi" (sorrisi nel buio)
"...insomma che Biancaneve si sveglió. Tutti si riempirono di gioia e poi vissero felici e contenti.
Ti é piaciuta la storia?"
"Si!!! Ancoa!"
Domani sera un'altra A, adesso notte é l'ora della nanna.

Le storie uniscono le persone. Chi le racconta e chi le ascolta. Le storie creano un'atmosfera di intimitá. Le storie prendono forma nella nostra fantasia e con la fantasia si puó provare a intravedere percorsi nuovi. Le storie ci insegnano ad affrontare la paura, a entrare nei boschi, a prendere fiducia in noi stessi. Le storie ci insegnano che per Incontare principi, nanetti e anche streghe..bisogna iscire di casa, con coraggio. 

Buona notte...


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