Le storie curano chi le racconta e chi le ascolta. Scrivo per prendermi cura di me, soprattutto della madre che sono diventata. Chi vuole bere un tè con me é la benvenuta, il benvenuto. Mi presento, sono la mamma di A...
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martedì 24 luglio 2012
" Non voglio condizionarlo, sceglierà lui quando sarà grande"
No piccolo A, la mamma non è d'accordo, te lo dico fin da subito. Voglio "condizionarti eccome"! Quando sente questa frase la mamma prova un senso di disagio, le è sempre sembrata una falsa posizione di libertà. Il compito mio e del papi è quello di crescerti, educarti. E - ducere= condurre verso. Mano nella mano voglio condurti dove ci sei Tu, per scoprire insieme chi sei e cosa vorrai. Noi adesso proviamo a darti il meglio che possiamo, secondo quello che crediamo o reputiamo buono e sano. Ti stiamo già offrendo il nostro modo di vivere, di interpretare la realtà, di concepire il mondo. Lo stiamo facendo anche impegnandoci e provando a cambiare in meglio. Quando sarai grande potrai mettere tutto in discussione e dirci che questo modo non ti piace;un modo dobbiamo dartelo, altrimenti come fai a scegliere? In questo modo noi pensiamo che sia importante prendersi cura della tua crescita fisica, emotiva, sociale, intellettuale e spirituale. Si amore mio, anche spirituale, perchè ciascuno di noi è un miracolo vivente che ha dentro di sè il senso del sacro. Che è un senso che nasce dalle fondamenta e lasciarlo avvizzire fino a quando sarai grande e deciderai tu non è.....punto. È grazie alla fiducia in qualcosa di più grande che la tua mamma si sentiva serena quando tu facevi le bizze dentro di lei; è grazie alla fede che la mamma continua a sentire il legame con chi non è più con noi, che i momenti bui rimangono illuminati da una lucina che non si spegne, che la speranza vince sempre sulla rassegnazione, che si sente amata in modo profondo. Sentirsi parte di un disegno più grande fa amare la vita sempre, nonostante tutto. È stata la tua nonna, che ci ha fatto crescere a pane e oratorio che ci ha regalato questa possibilitá. E noi, siccome pensiamo sia il meglio per te, proviamo a trasmetterti le stesse cose. Quando sarai più grande potrai scegliere...come e dove esprimere il sacro che è dentro di te. Noi proviamo a innaffiarlo e a farlo fiorire. Altrimenti sarebbe come dire che da grande sceglierai se istruirti o meno e che fino a quel giorno, per non condizionarti, non ti manderemo a scuola. Troppa attenzione alla crescita intellettuale, poca a quella emotiva e spirituale. Buona giornata amore mio.
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Cara mamma di A., ho cercato un post come questo, sul tuo blog... e con grande soddisfazione, l'ho trovato! Tu giustamente dici che con i bambini è bene operare delle scelte, quelle che noi pensiamo siano meglio per loro. E su questo, non ho dubbi. I dubbi mi vengono però quando si parla di "scelte" di vita, religiose o etiche. A che età, secondo te, il bambino riesce ad operarle da sé? E poi, sei sicura che sia tanto giusto, dettare anche regole "morali"? La mia bambina di 8 anni che adora la carne e ne ha sempre mangiata senza problemi, da qualche tempo, ha una avversione per questo cibo: è fatto di animali MORTI, mamma, e morti PER NOI. E io non voglio questo sacrificio da parte loro, non x me. Mi ha detto una volta. Adesso io mi chiedo se sia eticamente corretto costringerla a fare una cosa che per lei è MORALMENTE discutibile... Insomma, non mi preoccupa l'alimentazione in sé, mi preoccupa il condizionare non la "libertà" di mia figlia, ma la sua etica personale (scusa il parolone), la sua convinzione. E se avessero ragione i bambini, qualche volta?...
RispondiEliminaCara Casa sulla scogliera, mi hai fatto venire in mente una cosa. Al liceo ho avuto due insegnanti che ho stimato molto. Il mio prof di filosofia che ci spingeva sempre alla discussione, al confronto, all'esprimere i nostri pareri. E il pro di letteratura che nei temi di letteratura appunto ci diceva...non voglia la vostra opinione ma quella dei critici che abbiamo studiato...solo dopo avere letto e studiato potrete farvi un'opinione tutta vostra. Ai tempi non sopportavo questa cosa. Con il senno di poi penso che entrambi avessero le loro ragioni...che hanno dato i loro frutti. Se tua figlia è riuscita a fare un pensiero cosi bello è profondo credo derivi dal fatto che le abbiate trasmesso dei valori, le avete trasmesso che ci sono delle cose buone e delle cose che sono sbagliate e contemporaneamente le avete trasmesso che è bello esprimere la propria opinione,. Io vorrei lasciate al piccolo A un modo di vedere il mondo dove anche il sacro e la religione sono parti importanti. Ma quando svilupperà il suo senso critico potrà mettere tutto in discussione e la cosa che spero rimanga più di tutto, sia il senso profondo della vita. Che lo veda in Gesù Cristo, in un grande ideale o ecc sceglierà lui. Per ora pregare con lui la sera e affidarci all'angelo custode, andare a messa e cantare insieme, pregare i nostri defunti..credo che male non gli faccia..grazie per la riflessione
EliminaHai perfettamente ragione.
RispondiEliminaGrazie per la tua risposta.
Elli