Le storie curano chi le racconta e chi le ascolta. Scrivo per prendermi cura di me, soprattutto della madre che sono diventata. Chi vuole bere un tè con me é la benvenuta, il benvenuto. Mi presento, sono la mamma di A...
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mercoledì 25 luglio 2012
Il cammino di Santiago...mi manca
Tra qualche giorno partiranno...senza di lei. Almeno non fisicamente. Ripercorrerranno la stessa strada e con uguale fatica arriverranno alla meta. Si alzerranno prestissimo quando ancora è tutto buio, sistemeranno lo zaino nel modo più ergonomico possibile, faranno una buona colazione e poi cominceranno a camminare. Avranno con se poche cose, solo quelle indispensabili e diventaranno preziose. Cammineranno a volte in silenzio, sentendo solo il rumore dei propri passi e quello dei boschi che, sterminati, attraverseranno. Altre volte invece il cammino sarà alleggerito dal dialogo con qualche altra persona, conosciuta da poco magari. Saranno parole concrete e vere senza nessuno sfronzolo. Perchè gli sfronzoli, quando cammini, non sai nemmeno cosa siano. Si troverranno a condividere emozioni, letti, bagni, pranzi, cene, con gente di tutto il mondo, e incredibilmente si sentiranno parte dello stesso gruppo. Davvero si specchieranno gli uni negli altri, e a nessuno importerà se il lavoro dell'altro è prestigioso, la macchina, il conto in banca. E' il conoscere il motivo per cui si è su quel sentiero che interessa. Le storie di ciascuno sono il vero filo conduttore. In certi momenti la fatica sarà cosi grande che avranno voglia di mollare. Saranno i compagni di gruppo che, anche senza saperlo, ti terranno su quel sentiero. Le veschiche potranno "infestargli" i piedi, e scopriranno come curarle con ago e filo. E scopriranno che il dolore può diventare un maestro importante. Il tempo sarà un tempo nuovo. Non lo rincorreranno mai. Anzi, sarà lento, pieno, amico. Un tempo che avvolge e che sarà vissuto istante per istante nel presente. Che pace in questo! Meraviglioso. Un imprevisto, un intoppo, una difficoltà si trasformerà in una nuova opportunità. Se vorranno vederla. Ma il cammino, solitamente, regala occhi nuovi. Vedranno tanta natura, tanta storia, tanta cultura, tante cose belle. Sentiranno profumi nuovi. Dormiranno profondamente anche se avranno male per tutto il corpo. All'inizio penseranno che la strada davanti a loro sia lunghissima. E presto scopriranno che un passo dopo l'altro, solo un piccolo passo dopo l'altro fa percorrere un sacco di strada. E quando giungeranno alla meta piangeranno di gioia, soddisfazione, fatica, pienezza. Avranno subito nostalgia del cammino...gli mancherà per sempre, ma lo scopriranno solo ritornati a casa. La vera sfida è ricordarsi tutto e provare a tradurlo nel cammino di tutti i giorni. Ma piccolo A, la tua mamma avrebbe tanta voglia di partire con i suoi amici. Di mettersi lo zaino in spalle e camminare. Queste cose si le mancano. Tu hai molto bisogno di lei ancora....quando sarai un po' più grande...vedremo. Buen camino a tutti i pellegrini in partenza, a tutte le mamme che stanno lottando, a tutte le donne che stanno cercando la loro meta...Buen camino a me! che con te sto sempre più crescendo..
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L'ho sempre pensato che sei la psicologa più brava che conosco ... e adesso sei una gran donna e una mamma super ... sono un po' egoista nel dire che lungo il cammino mi mancherai ... anche se - se farò attenzione - sono certo che potrò ascoltare i tuoi consigli e i tuoi sorrisi ... Cuccy (anche se non so se si può scrivere ...), sei la mia migliore amica!
RispondiEliminaCaro Pese, diciamo che qui nessuno sa ancora che Cucci è il mio soprannome...(ne scriverò su un post). Egoisticamente vorrei anchem io essere con voi...ma so, ci saranno altre occasioni. Tu che puoi guarda, ascolta, impara...io qui aspetterò i tuoi racconti!! un grande abbraccio! e grazie per i complimenti e il tuo affetto...mi hai commosso!
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