Non ci crederesti mai, e qualche anno fa anche la mamma di A avrebbe pensato che fosse impossibile. Ma è così! Si sono incontrate grazie a un social, il loro primo incontro un incontro virtuale.. Poi la storia è venuta da sé, il feeling viaggia anche online, ti fa volgere lo sguardo verso qualcuno in particolare in mezzo all'universo relazionale.
Una a fianco all'altra semplicemente camminano, in mezzo al bosco, tra le colline, nel tempo che si ritagliano tra il lavoro, la casa, i figli, la famiglia.
Camminano e parlano, parlano, parlano saltando da un argomento all'altro con la maestria e la velocità che solo le donne conoscono.
Parlano di cucina, di figli, mariti, viaggi, vacanze, storie passate, storie recenti. Condividono dubbi, risate, paure...
E camminano, una a fianco all'altra, salutano le persone che incontrano, sberleffano chi privo di fantasia gli suona il clacson...
I colori sono ogni giorno più caldi, i profumi più accessi, la primavera si sta trasformando in estate.
Sullo sfondo un angolo di cielo è blu scuro, gorgoglia minaccioso ma sembra lontano.
Una goccia è un presagio. Ma anche il presagio sembra lontano.
Il rumore delle foglie non mente e la pioggia arriva improvvisa, fresca, fitta, divertita.
Qualcosa che le fa smettere di parlare l'hanno trovata: l'acqua.
Non camminano più... corrono come bambine. Corrono e ridono. Corrono e si chiedono come possono arrivare fino a casa. Corrono e ascoltano l'acqua sulla loro pelle, sui loro vestiti, sui loro capelli. E si sentono libere, belle, leggere. Protagoniste di una poesia...
"Piove su le tue ciglia nere
sìche par tu pianga,
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le pàlpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alvèoli
con come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i mallèoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione." (La pioggia nel Pineto. Di Gabriele D'Annunzio)
(Grazie a Ma che poi è venuto a salvarle, perché anche se la situazione è stata poetica e divertente, mancava davvero troppa strada per arrivare a casa.
E grazie a queste tre donne che hanno saputo ridere e godere di un momento di pioggia incessante.
È anche questo che le rende preziose!)
Bello!
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