Primo dicembre, il sole é luminoso, il freddo pungente e lascia le strade, i giardini, i marciapiedi bianchi. A è in braccio alla sua mamma, si sono appena svegliati e insieme guardano fuori dalla finestra pregustandosi la prima domenica di dicembre. Natale é nell'aria. Il compleanno di A si avvicina. Ci sono tutto intorno emozioni che fanno il solletico.
"La casa tutta piena di mattina" ha un sapore caldo e in piú oggi é la giornata in cui albero e presepe torneranno al loro posto, vicino alla finestra uno, vicino al camino l'altro.
A é tutta settimana che chiede "Quando?". Sta per compiere tre anni ed é il suo quarto Natale, visto che nascendo un mese prima della data stimata é arrivato dai suoi genitori in versione mignon, come un piccolissimo Gesú bambino.
Quindi, quarto Natale ma il primo vissuto con trasporto e desiderio.
Infatti A in questa domenica:
- Sprizzava di gioia tra le statuine, le capanne, i personaggi meccanici nell'area dedicata ai presepi nel mercatino di Natale. "Mamma! guarda! Mamma guarda!"
L'entusiasmo della prima volta, della scoperta. L'attenzione di chi desidera conoscere, capire, cogliere i dettagli. Una meraviglia da cui farsi contagiare.
- In macchina, sulla strada del ritorno: "Bella questa giornata". "Perchè c' é il sole A?" " No mamma, perche siamo tutti INSCEME"
- Guardava con incredulità il suo papà che faceva riemergere dal garage scatoloni contenenti chissà quali sorprese.
- Ha aiutato la mamma a fare il presepe, scartando le statuine racchiuse nei fogli di giornale come caramelle. "No mamma. Gesú non in mezzo! (ndr tra Maria e Giuseppe) Gesú vuole dare i baci alla sua mamma". Ha attaccato la stella cometa sul cielo di carta, ha giocato con le pecorelle e poi ha inserito un nuovo elemento, la renna di peluche.
- Ha partecipato agli incastri dell'albero di Natale, impaziente di vedere il risultato finale, eccitato dalle luci bianche, le palline rosse, gli addobbi colorati.
E quando il salotto é stato finalmente vestito di Natale, A ha voluto fare "Giro giro tondo" con la mamma e il papà. Ma non una volta sola. Come nella migliore tradizione "bambinesca", quando qualcosa piace, é da ripetere all'infinito.
Questa domenica è stata una domenica felice, soprattutto grazie ad A e al suo sguardo sul mondo. Lui che si meraviglia e i suoi genitori che si meravigliano della sua meraviglia. Un contagio bellissimo.
Con i suoi occhi tutto é più nitido, trasparente, luminoso. Con il suo sguardo la quotidianità è gioiosa, giocosa, degna di importanza.Con I suoi occhi si riscopre l'origine delle cose, la loro sostanza.
La mamma di A, sul divano, mentre scrive il Té delle mamme, e tutti ormai dormono, circondata dai colori del Natale, guarda il suo piccolo presepe e pensa che sia il piú bello di sempre. Lo sta guardando con gli occhi di A. Meraviglia! Sgorga dal cuore un "Grazie!"
Meraviglia contagiosa! Io capisco ci siano persone a cui il Natale possa mettere malinconia, per la mancanza di affetti perduti o mai avuti; però quelle (tante) mamme che non ne riscoprono la magia neppure con i loro bambini le capisco molto meno... C'è tradizione, c'è il gusto dello stare insieme, la magia dello scartare vecchi scatoloni prima che regali... Qui con il primo di dicembre diamo già tutti fuori di matto!
RispondiEliminaTe lo dico tante volte ma l'atmosfera qui da te è così piacevole...per me è un mistero che non ti leggiamo in 5000.
Grazie Why!! grazie davvero!!!
RispondiEliminaComplimenti! Questo è il vero spirito del Natale! Anche noi festeggiamo quando arriva dicembre e ne assaporiamo ogni singolo istante, rispolverare gli addobbi e montare albero e presepe è sempre un momento magico. Tanti Auguri. Ciaociao
RispondiEliminache bello anche un papá qui! Grazie Matteo!!!
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