La mamma di A non era ancora la mamma di A. Sarebbe passato ancora qualche anno prima di diventarlo. Aveva appena più di trent'anni e tutto il tempo per fare quello che le saltava in mente. Ma cosa ci facesse lì non lo sapeva bene neppure lei. Era salita in macchina, percorso una delle strade che amava di più al mondo ed era arrivata a Campione del Garda. Non ci siete mai stati? Andateci! É un paese magico fuori dal tempo, sovrastato da un'imponente parete di roccia, appoggiato su una sponda del lago di Garda dove l'acqua é più limpida e profonda. Se vi piacciono la vita semplice ed essenziale e gli sport di vento a Campione starete bene....bene!
Pur amando il lago da sempre, la mamma di A aveva scoperto Campione solo dopo aver conosciuto il papà di A, giovane appassionato di kitesurf. Ed era stato lui a regalare alla mamma di A il corso di kite. Lei aveva accettato con entusiasmo. Ma arrivato il momento la mamma di A aveva perso la certezza dell'entusiasmo e si era insinuata l'insicurezza delle cose nuove.
A volte la vita risponde mettendoti accanto la persona che può raccogliere i tuoi timori e trasformarli in altro, che non so che nome abbia questo altro, ma è un altro positivo, nuovo.
E quel giorno, unica ragazza titubante circondata da maschi spavaldi all'idea di cominciare kitesurf surf, la mamma di A incontrò sulla sua strada Ma: il suo istruttore.
Quindi, immaginatevela in mezzo al lago, con la muta e il casco, attaccata a questa grande vela mentre pensa "Ma chi me lo ha fatto fare!". Immaginatevela piena di quella paura che viene dalla sensazione di essere in una situazione completamente nuova senza sapere cosa sta per accadere. La paura che arriva dalla paura di non avere le capacità di affrontare qualcosa. Immaginatevela divisa tra l'adrenalina, l'eccitazione e l'ansia paralizzante.
E poi immaginatevi una voce calda e rassicurante che la chiama per nome. Una voce che ha le parole giuste per spiegare con competenza quella che la mamma di A deve fare. Una voce che sta sdrammatizzare, ridere, incitare. La mamma di A non può togliere lo sguardo dalla vela ma può ascoltare la voce di Ma che non si stanca, con pazienza incredibile, di dirle come ci si deve comportare in mezzo al lago per guidare un kite. E sapete che succede? Che la mamma di A si diverte tantissimo e che ride come una matta ai sui primi voli in aria con atterraggi stile bustina da té. E si diverte tanto perché sente di essere in mani sicure, calde, incoraggianti, empatiche.
Ed é questione di stile. Perché questo é lo stile di Ma non solo nel fare l'istruttore. Questo é lo stile di Ma nel suo essere Ma nel mondo. Bisogna avere un bel fondoschiena per incontrare sul proprio sentiero un tipo così. Il mondo visto con i suoi occhi mostra aspetti, sfumature, angolazioni nuove. Sarà dovuto alla sua attitudine a guardare le coste da un punti privilegiati? Dal centro del lago, dalle onde...chi lo sa.
"Il Tè delle mamme" riparte ispirato da lui. La passione nelle sue parole, soprattutto di questi ultimi giorni, hanno riacceso nella mamma di A il desiderio di tornare qui.
La passione nel cavalcare le onde, la passione nel sentire il vento, la passione per l'acqua, la passione per la vita in tutte le sue sfumature hanno smosso qualcosa nella mamma di A tra cui la sua voglia di scrivere.
Quindi grazie caro Ma, per quei giorni spensierati in mezzo al lago e alla sicurezza delicata con cui mi hai guidato. E grazie per questo nuovo inizio.
Che la lettura delle avventure della mamma di A e del suo cucciolo possono restituirti un po' il favore.
Bene! Si ri-comincia...Il vento é quello giusto... .
Bello il post! E Campione mi ha incuriosito:
RispondiEliminaPosso scriverti un mp? Avrei bisogno di alcune informazioni sul kitesurf...
grazie
Giuliana
Ciao Giuliana piacere! Sono felice di aver suscitato interesse per Campione. Questa la mia mail...psicologa.micheletti@gmail.com
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