Stava riposando nel suo lettino, quelle belle ore pomeridiane nella penombra.
Poi un pianto improvviso, quello con i singhiozzi e i lacrimoni, quello di un dolore forte e dirompente, quello che ti coinvolge tutto. (Non da capriccio per intenderci)
La mamma di A corre nella sua camera. Lui é in piedi nel lettino, le sue manine afferrano la sponda con forza e il suo musino é trasfigurato dal pianto. Lo prende subito in braccio. Le sue lacrime sono direttamente collegate alla pancia della mamma di A. Lo accarezza e lo avvolge.."Cosa c' é amore? Cosa succede?" "Camion nonno rotto!" Risponde A con gli occhi semichiusi, il naso colante e l'aria di chi ha fatto un brutto sogno, uno di quelli che ti riporta nella realtâ e ti lascia addosso le brutte emozioni.. La mamma di A sorride, gli dá un bacio sulle guanciotte e cullandolo lo rassicura "Ma vedrai che il nonno il camion lo aggiusta e tu potrai guidarlo". " Guidallo" ripete il piccolo A ritornando nel mondo dei sogni, sereno e cuccioloso, sapendo che il camion sará riparato.
É bastato poco. La mamma mentre ritorna alle sue faccende pensa a come i bambini accolgono e ascoltano. Si in effetti il camion del nonno é rotto. Non é proprio un camion, é un camioncino che ha fatto la storia del negozio del nonno. Il nonno lo adora e ora anche il piccolo A lo adora. L'ultima volta che A é stato dal nonno non ha potuto "guidarlo" visto che era in riparazione. Ma pensa quanto il mio piccolino ci é rimasto male, all'apparenza non sembrava.
Ma lui le ha ricordato che anche un bambino ha l'animo profondo, le ha ricordato che l'essenziale é invisibile agli occhi, che ascoltare con le orecchie non é abbastanza. Le ha ricordato che loro, i bambini, ci guardano, ci ascoltano anche quando fanno finta di niente. Le ha ricordato la responsabilità che gli adulti devono avere senza nascondersi nell'alibi..".da grande non se lo ricorderà, tanto é piccolo non capisce" . Nasciamo esperti e finissimi comunicatori e soprattutto ascoltatori. Ricordiamocelo sempre.
Vorrebbe scrivere altre cose la mamma di A ma ora non c' é tempo....b giornata..
Grazie di avercelo ricordato, cara. Ce ne dimentichiamo troppo spesso, di quanto siano buoni ascoltatori, i nostri piccoli. E non solo con le orecchie, sai...
RispondiEliminaBaci
Elli
Non solo con le orecchie... ;-)
RispondiElimina"Nasciamo esperti e finissimi comunicatori e soprattutto ascoltatori". E' proprio una grande verità. E invece rimbalziamo così spesso contro adulti che li trattano come se fossero cretini... PIacere di conoscerti, arrivo per caso dal blog di Marzia. A presto.
RispondiEliminaPiacere mio!!!!!!!
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