Le piacciono tantissimo le sue domande, perché le sue domande le fanno vedere il mondo con i suoi occhi e i suoi occhi sono quelli della prima volta.
Sono gli occhi dello stupore, del punto interrogativo, della meraviglia, della curiosità, del salto vertiginoso vero le cose nuove.
Sono gli occhi che sentono ancora in modo nitido e forte, che non danno per scontato, che si riempiono anche dello straordinario quotidiano.
"Mamma posso chiederti una cosa?"
"Certo piccolo A!"
"La cosa è...ma la gioia e la tristezza sono la stessa cosa?"
La mamma di A rimane per un attimo sospesa non capendo la domanda, poi capisce a cosa si riferisce il piccolo A.
Sono già passate almeno un paio di ore da quando é accaduto ciò che é rimasto impresso al Piccolo A e lui ha conservato la domanda per il momento giusto.
Infatti ora sono in macchina di ritorno da un bellissimo pranzo di famiglia.
É sera, le ombre si allungano e i pensieri si fanno spazio nel silenzio.
Hanno festeggiato la cuginetta Ga, la sua Cresima e la sua Comunione e, al momento di scartare i regali, Ga si é emozionata molto.
Gioia e commozione insieme.
Risate e lacrime insieme.
Sorrisi e occhi lucidi insieme.
"Piccolo A, me lo stai chiedendo perché hai visto Ga piangere mentre leggeva i bigliettini dei regali?"
" Eh sì...."
"Gioia e tristezza non sono la stessa cosa. Ga piangeva perché era molto felice, felicissima. Perché ha sentito che le vogliamo un mondo di bene e l'emozione era talmente forte che le é uscita anche dagli occhi. Esistono anche le lacrime di gioia ! Non solo di tristezza. Come quando ridi forte..ti ricordi che anche tu hai le lacrime quando ridi tantissimo?"
"Ah! É vero..."
Che bello parlare di emozioni con te Piccolo A.
Che bello poter dargli forma.
Che bello sapere che le cogli e ne rimani affascinato.
E io cresco insieme a te.
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