Cara Mamma,
si tu, proprio tu..che leggi le proposte formative della mamma di A, ne sei incuriosita ma ne hai anche paura.
Sappi che lo so, perchè anche io, sono stata al tuo posto, un po' di tempo fa.
Ero una giovane laureata in psicologia, con tanto entusiasmo, passione e le idee confuse. A quei tempi, dopo la laurea, si doveva svolgere un tirocinio di un anno, seguiti da un tutor, per poi sostenere l'esame di stato e abilitarsi alla professione di psicologo. La mia tutor, dopo avermi osservata per un po', un giorno mi ha detto: "Mamma di A, io ti vedo bene li, nello psicodramma...vai a metterci il naso". E cosi ho scoperto subito che lo psicodramma non significa quello che sembra ( ovvero non centra nulla con i drammi o le tragedie), e che lo psicodramma è il Mio strumento e metodo di lavoro. La Mia pelle, il Mio vestito. Amore con la A maiuscola. Quando uno specchio fatto bene, ti cambia la vita. Lei mi ha guardato, mi ha vista, e mi ha detto cosa ha visto di me. Grazie a questo io faccio un lavoro che amo, in cui credo, che mi fa stare bene! Ma non dimentico l'emozione della prima volta. L'emozione di partecipare a una sessione di psicodramma. Cosa mai sará questo dramma? Mi chiedevo. Psico deriva da Psiche, ovvera anima, mente...Dramma da drama ovvero azione. Quindi: La mente in azione! Ma che cosa fantastica la mente in azione! E cosi ho sperimentato per la prima volta l'ansia che se ne va, e la spontaneitá che sgorga. Il confronto con il gruppo senza nessun tipo di giudizio. La possibilitá di parlare ed essere ASCOLTATA. Il toccare con mano che anche se diversi abbiamo aspetti ed emozioni in comune, tra cui il dessierio dell'INCONTRO vero e autentico con gli altri. E poi bellissimo, il ruolo dello psicologo. Lontano dalla figura che "sa tutto", che "interpreta". Lo psicologo nello psicodramma si chiama direttore, regista. REGISTA! È uno di noi, con noi, per noi, ma non sopra noi.
Adesso che sono mamma sento il desiderio di spendere la mia professionalità in nostro favore, per il benessere delle mamme. Perché se stiamo bene noi, se impariamo a conoscerci, a capire e gestire le nostre emozioni allora i nostri bambini possono crescere più sereni e felici.
Spero con queste parole di averti un po' rassicurato e di averti fatto assaggiare cosa accade nelle mie serate. Metti via la timidezza, la paura e la titubanza che ti tengono attaccata al rassicurante divano serale. Ascolta la tua curiositá, il tuo desiderio di confrontarti con altre mamme, la tua voglia di guardarti e di crescere. Prenditi del bel tempo per te! Come fa spesso tuo marito. Gli uomini sono più bravi di noi a staccare la spina. Prendiamoli come esempio!
Ti aspetto giá stasera 19 marzo alle 20:00..il titolo é "Quando nasce una mamma".
Per avere più informazioni e per iscriverti mandami una mail francesca.micheletti@alice.it
Si, lo so, non ti aspettavi un post promozionale...ma é un po' che ce l'ho sulla punta delle dita.
La psico-mamma di A!
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