Periodo intenso, ve ne sarete accorti...la mamma di A infatti sta scrivendo poco, impegnata in tante e belle attività. Tiene duro, tra poco andrá al mare con il piccolo A e potrá di nuovo dedicarsi anche al suo blog con l'attenzione di prima.
E quando arriva il weekend, complice anche questo maggio autunnale, la mamma di A si sente molto stanca. Ma sabato c'era il Mammacheblog Social Family Day, evento organizzato da Fattore Mamma...L'anno scorso se lo era persa. Quest'anno appena visto l'evento su facebook si era iscritta, con l'entusiasmo di poter conoscere anche off line tutto il mondo delle mamme blogger nel quale é entrata. Un mondo di donne che conosce per fotografia o attraverso la parola scritta, ma delle quali intuisce sfumature, tono della voce, modo di fare. Familiaritá virtuale.
Quindi...sabato mattina la mamma di A si é svegliata, é andata alla finestra del salotto e ha avuto la conferma che le previsioni meteo erano ancora una volta azzeccatissime. Allora ha pensato all'autostrada con la pioggia, a Milano grigia e confusa, un labirinto intricato e sconosciuto di strade. Ha sentito sulle spalle la pesantezza della settimana, ha cominciato a sentirsi incerta, a desiderare un sabato tranquillo in famiglia, nel tepore della sua casa, di A e del suo papá.
"Ma tu chi sei? lo sai che io non lo so dire?" dice una canzone del suo cantante preferito. Ma tu chi sei donna che traballi di fronte a qualcosa di nuovo, che rinunci a qualcosa che desideri solo per pigrizia, che ti senti insicura ad affrontare un'autostrada bagnata. Ma tu chi sei? che in fondo ti dispiace lasciare a casa i tuoi uomini come se li stessi abbandonando per chissá quanto tempo e chissá quale meta. E attenta che ti é uscito il verbo "abbandonare" . Ma tu chi sei? Non ti piaceva sentirti indipendente, conoscere situazioni nuove, guidare e cantare da sola con la musica alta, sperimentare, giocare, partire, imparare? Si é toccata da sola sul vivo. Ha reagito,con forza si é tolta la ruggine dalle spalle, si é preparata e via é partita. Responsabile solo di se stessa. Una bellissima sensazione, negli ultimi due anni e mezzo per lo piú sconosciuta.
Davanti a un bivio, sabato, la mamma di A ha scelto la strada sulla quale c' era scritto "Sei una donna, non solo una mamma". E non é che non lo sappia. La situazione le sfugge di mano, la quotidianità si fagocità questa consapevolezza in modo silenzioso e inesorabile.
Riassunto! La mamma di A ha passato un bellissimo sabato, i suoi uomini sono brillantemente sopravvissuti, bello ritrovarsi la sera.
Quasi quasi cambia nome...da Mamma di A a Nonsolomamma di A. Magari é terapeutico...
Sta scherzando, deve solo rinfrescarsi la memoria piú spesso.