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giovedì 31 maggio 2012

...pensieri all'alba...

La mamma di A. e' una psicologa psicoterapeuta il che' ha portato con se' la strana aspettativa che lei sappia sempre cosa e' giusto fare, che lei si senta sempre bene, che lei sia sempre sorridente forte ed equilibrata. Quante volte un discorso e' cominciato con la frase"tu che sei psicologa.." come se le risposte fossero nelle sue tasche, la verita' una sola...Ha scoperto poi che ' la stessa aspettativa la si ha su una donna che diventa mamma..Una mamma e' dolce, puo' essere stanca ma tanto ce la puo' fare sempre, una mamma e' sicuramente realiZzata, felice, serena. Una mamma non puo' lamentarsi, avere paura, sentirsi arrabbiata, depressa, triste, scoraggiata..una e' serena sempre con il,suo bambino anche quando non dorme da giorni...Ogni donna conosce il senso di colpa che latente pulsa in fondo allo stomaco, quella sensazione di inadeguatezza nell'ammettere le emozioni difficili che fa pesare il giudizio degli altri come un macigno..perche' allora non sei una brava madre..Certi stereotipi sono un limite alla libera espressione di se', a quella comunicazione sana, limpida e sincera nella quale ogni persona puo' integrare, liberare, affrontare i sentimenti piu scomodi o dolorosi. Certo non e' semplice trovare un orecchio attento, empatico accogliente...Ma credo nella forza della solidarieta' tra donne che hanno in comune la stessaa esperienza e possono rispecchiarsi l' un l' altra scoprendo che allora non si e' tanto sole..per questo e' nato il Te' delle mamme...Per aiutare le mamme a volersi piu' bene! buona giornata a tutti! ps : io e A siamo svegli dalle quattro di stamane @_@

domenica 27 maggio 2012

Niente

" Cosa c'e'?" " Niente" rimanere tranquilli e soddisfatti dopo una risposta del genere e' miope e da incoscienti. Il niente e' vuoto, rassegnazione, mancanza di comunicazione. Dentro un niente puo' esserci rabbia, tristezza, sentimenti di non amore. Niente puo' essere smarrimento, disorientamento, delusione. Puo' essere il tentativo maldestro di chiedere aiuto, di sperare che l'altro insista e non si accontenti della risposta. Se "niente" lo dicono i nostri figli, teniamo la porta aperta e aiutiamoli a dare forma a cio' che provano. Se " niente" lo dice tua moglie allora dietro c' e' in realta' un mondo intero. Se niente lo dice tuo marito, forse davvero e' tutto ok ma non darlo per scontato. Le parole sono solo la punteggiatura di un testo molto ricco e complesso. Puoi accontentarti di leggere bene, in modo espressivo seguendo le pause delle virgole, dei punti..le cadenze delle esclamazioni o delle domande. Oppure puoi cercare il significato che e' cio' che ti unisce all'altra persone ed e' cio' che colora la vostra relazione...di chiaro, di scuro, sfumato, deciso, acceso , spento.... Piccolo A. che parli ancora cosi poco e dici invece cosi tanto..che le parole non offuschino tutto quello che mi racconti con le tue manine, con i tuoi piedini, con le espressioni del tuo viso, con il tuo stare con me con gli altri con il mondo...

martedì 22 maggio 2012

Le storie che fanno male

Ieri a Brescia un padre ha gettato dalla finestra i suoi due figlioletti di 14 mesi e 4 anni. Ha cercato di fare la stessa cosa con la moglie, ma le urla hanno richiamato i vicini. Allora si e' tolto la vita lanciandosi dal sesto piano. I giornali raccontano una famiglia normale, innamorata, con un marito che ha visto il lavoro rallentare a causa della crisi...La mamma e' sopravvissuta. Le storie curano il cuore, la mente, lo spirito e anche il corpo. Ma alcune storie sono cosi feroci che squartano, lacerano, annientano. Sono cosi strazianti che ci si può' fermare ad ascoltarle solo per pochi istanti..poi si volge lo sguardo, non per indifferenza ma per troppo dolore. Le storie non raccontate, non condivise, tenute nel posto piu oscuro di se' diventano dei mostri che si mangiano tutto. Il senno, l'amore, la tenerezza, la speranza....Noi uomini capaci di generare tanto amore siamo cosi piccoli da generare anche il suo contrario che non so neanche dire come si chiama...forse si chiama orrore. Qualcuno mi ha detto " Dove andremo a finire?". Andremo a finire nella direzione che abbiamo scelto. I nostri figli hanno bisogno di genitori speranzosi, gioiosi, che guardino il mondo per le cose piu importanti. I nostri figli guardano il mondo attraverso i nostri occhi e nei nostri occhi. Si affidano a noi. Non possono essere il capro espiatorio delle nostre frustrazioni, dei nostri dolori delle nostre vite irrisolte. Abbiamo il dovere di prenderci cura di noi stessi perche' noi siamo il loro timone, la loro culla, la mano che li guida, la voce che li sprona. Che le storie che fanno male possano essere condivise con un orecchio attento, un cuore aperto, un abbraccio caldo...Che le storie che fanno male non siano vissute con vergogna ma come parti che ci accomunano gli uni agli altri. Che le storie che fanno male vengano riconosciute e ascoltate. Forse cosi le nostre storie che fanno male non si trasformeranno nelle storie dell'orrore che distruggono non solo noi ma anche chi e' innocente. Oggi e' un giorno triste ma A. sorride e gioca come sempre e voglio che il mondo in cui vive abbia il suo volto...il volto della gioia. Forza mamme possiamo fare molto!

domenica 20 maggio 2012

Piccolo uomo saggio

Quanta saggezza e' depositata naturalmente in un bimbo di 17 mesi? alcune delle cose che mi sta insegnando... - Lo scivolo al parco e' divertente ed emozionante, sono le primissime volte che A. lo sperimenta. Prima in braccio a me, poi solo ma tenendogli la manina e infine proprio solo..ma il divertimento dura poco. Come tutti i bimbi e come ciascuno di noi da bambino, A. vuole risalirlo al contrario, vuole fare la salita scivolosa, vuole fare fatica, vuole andare controcorrente, vuole la strada piu impegnativa. Hai ragoine piccolo A, le scelte di piu grande soddisfazione sono quelle dell' impegno, della messa in campo di energia e forza, a volte della sfida. Il resto puo' essere divertente ma puo' lasciare anche poco. - A. dice chiaramente "no no" quando non desidera mettere le scarpe, mangiare la frutta, venire in braccio, andare in una direzione. A. alza la voce quando la cuginetta gli fa un dispetto, non capisco quello che dice, ha fame e il latte non e' pronto. E' convinto, non vive nel limbo del timore di offendere la sesnibilita' altrui, ha chiaro cio' che vuole, si fa rispettare, trova il modo di dirti no e di farti sorridere per come te lo ha detto. Hai ragione piccolo A, conoscere bene le proprie emozioni e saperle esprimere in modo buono per se'e per gli altri e' un modo bello di definirsi nel mondo con sicurezza di se' e sensibilita'. - Ad A. non importa nulla di come e' vestito, se la maglietta e' firmata, le scarpe alla moda. Certo pretende di essere comodo, asciutto e alla giusta temperatura. E' felice per un mio abbraccio, se gioco con lui, quando il papa ' torna dal lavoro, quando e' insieme ad altri bimbi....Hai ragione A. noi grandoni ci perdiamo in un bicchiere d'acqua...ci dimentichiamo che l'essenziale e' invisibile agli occhi. - A. non si annoia, il mondo e' un posto meravigliosamente interessante e intrigante. Qualsiasi cosa e' degna di attenzione, e' piena di un mistero che va scoperto. Imparare e' una gioia, una necessita', un desiderio vivo. Hai ragione piccolo A., a volte ai grandoni va il cervello in pappa, non sanno come trascorrere il tempo, lo spendono davanti ad un programma noioso, scansano un buon libro, rinunciano ad ascoltare modi diversi di vivere... Mio piccolo uomo saggio...sono testimone di questa tua saggezza e responsabile del fatto che rimanga con te! Spero di fare del mio meglio...la tua mamma

venerdì 18 maggio 2012

"Forse" e' un po' troppo...

..ci si aspetta che tu sia una brava madre...brava significa che devi essere sempre sorridente, sempre dolce sempre disponibile. Se sei una brava madre i tuoi figli non faranno mai capricci, saranno educati sempre con tutti, dormiranno bene, mangeranno tutto, non si sporcheranno mai, non strilleranno e non faranno scenate assurde al supermercato. Devi essere una brava madre quindi devi conoscere la parola sacrificio...sacrificare i tuoi spazi, le tue passioni, le tue ambizioni, i tuoi svaghi. Anche se sei ammalata devi sacrificarti se sei una brava madre.. ..ci si aspetta che tu lavori, anche a tempo pieno perche' le pari opportunita' le hai volute anche tu. Ci si aspetta che tu faccia carriera, che tutti gli anni che hai studiato si trasformino in denaro e riconoscimenti...ma se non dedichi il tempo ai tuoi figli....non sei una buona madre... ...ci si aspetta che ti sacrifichi e che lasci il lavoro, ma guarda che se starai a casa ci si immagina che tu non faccia nulla perche' non porti lo stipendio in famiglia. Allora dovrai dire grazie, e lavorare 24 ore su 24 mentre gli altri pensaranno che e' il minimo che puoi fare...visto che non lavori. ...ci aspetta che sia una brava moglie, amante, compagna...percui dovrai prenderti cura di te e del tuo corpo, non potrai permetterti i rotolini post gravidanza, il seno che ha perso vigore, le smagliature e la cellulite. Le donne di oggi sono in forma, senza rughe, sempre pronte....anche tu devi... ....Ci si aspetta che tu sia perfetta...ma tu cara meravigliosa donna cosa desideri, cosa profondamente senti giusto e buono per te? come immagini il mondo per te e i tuoi figli? cara meravigliosa donna, madre, moglie, compagna...non rimanere intrappolata nel mondo del devi, nel mondo delle aspettative, nel modo delle forme. Scegli la sostanza che ti appartiene e fiera portala nel mondo...tu puoi! ti voglio bene!

martedì 15 maggio 2012

Cosa mi ha dato..cosa mi ha tolto...

La maternita' mi ha dato...
Sicurezza in me stessa, una soglia del dolore più alta, il sorriso ogni volta guardo il mio bambino, la possibilità' di rimettermi a giocare, una casa sottosopra, il profumo di pupù' mischiato al profumo di buono, sentirmi chiamare mamma, abbracci e baci piu belli del mondo, stupore per le cose più semplici, nuove amicizie, sentirmi orgogliosa, tenerezza, coraggio, leggerezza, gustarmi i miei genitori come nonni innamorati, gustarmi i miei fratelli come zii premurosi, cose in piu da stirare, anche se piccole, ginnastica gratuita per correre con lui, tenerlo in braccio, superpoteri uditivi che mi fanno sentire ogni suo movimento anche quando dormo, la voglia di maternità, nuovi pensieri,  un amore che mai avrei immaginato.

La maternita' mi ha tolto...
Un lavoro, la leggerezza di essere resposabile solo per me stessa, la terza di reggiseno, un viso senza macchie, potersi organizzare all'ultimo minuto, la voglia di uscire per aperitivi cene ecc.,  la voglia di mettere i tacchi ( continua...)

domenica 13 maggio 2012

Happy ending...

E ti ritrovi che, se nella tua vita pre- concepimento desideravi la pancia piatta e andavi in crisi prima di ogni estate, ora non desideri altro che la pancia cresca, si veda, si senta. Sfoggi con esuberanza il bichini camminando orgogliosa sul bagnasciuga. Ti senti speciale e non vedi l'ora di sentire i suoi movimenti. A questo punto della storia, A (questo il nome del fagiolino), mi aveva gia' costretta a rivedere l' immagine di me come mamma. Non so bene per quale motivo, ma io mi sentivo la mamma di una bambina che sarebbe diventata un'adolescente, una donna, forse una moglie e poi  una mamma. Il mio mondo al femminile invece, già ' dalle primissime ecografie di monitoraggio, si dipingeva di blu' dal momento che la mia ginecologa azzardava, con finta titubanza, di vedere un bel pisellino.
Uno schock durato una frazione di secondo. Mi innamoravo sempre più del mio fagiolino maschio che, se resisteva a tante fatalità, significava essere una nuova generazione di maschio, un maschio emotivamente intelligente, emotivamente forte. Portatrice di questa missione ho capito come a volte ci fissiamo su certe cose sole per abitudine. Evviva! Sono la mamma di A,  ma il nome finisce con la o. Altre certezze sono crollate...da quasi una decina di anni formatrice in un centro di formazione, oltre alla libera professione, mi sentivo amata dai miei ragazzi, apprezzata dai miei colleghi, stimata dai miei superiori. Si, ma se rimani incinta, un mese prima del termine del contratto, e non lo tieni nascosto, perché vivi nel "meraviglioso mondo di Alice" e credi che le donne, che sono i tuoi superiori, ti capiscano piu di ogni altro essere umano al mondo...ecco se è cosi..."Sappi che a settembre, cara, non possiamo  confermarti. L'anno prossimo vedremo...riguardati intanto."
Miserie umane...ma tutto torna...si chiude una porta e si apre un portone..almeno cosi mi sembra.
 Se non posso lavorare faccio allora la donna incinta full time.
 Mi faccio coccolare, mi godo la mia famiglia, mi iscrivo al corso in piscina, divento monotona e parlo solo di gravidanza, bimbi, ginecologi, preparativi ecc.
Ma il piccolo A aveva in serbo per me ancora qualche sorpresa...

 28 settimane...Mentre chiacchiero allegramente con le mamme del corso pre parto, ecco che un caldo liquido mi scende tumultuoso tra le gambe.
Il tempo si ferma, c'è del sangue ai miei piedi e sono tutta bagnata.
 L'agitazione intorno a me è di ovatta, seguo le mie compagne che mi fanno sdraiare, mi tranquillizzano, chiamano la crocebianca. Io penso solo al mio piccolo A, gli chiedo di stare bene, di non mollare, di non lasciarmi. Parlo con lui nella mia testa, siamo solo io e lui, il resto è sullo sfondo. "Il sacco è rotto signora, facciamo un' iniezione per preparare i polmoni del suo bambino a respirare...lui sta bene, il battito c'è, la trasferiamo in un ospedale in cui c'è la patologia neonatale" Sono divisa in due, il mio corpo ha paura, lo capisco perche' le gambe tremano e non riesco a tenerle ferme. La mia anima è serena, quella sensazione di base che mi fa sentire che andrà' tutto bene.
Il dispiacere nel vedere la preoccupazione nei volti delle persone che mi vogliono bene e sapere di non poter comunicare la pace che sente il mio cuore.

Comincia una delle settimane piu straordinarie della mia vita. A non nasce. Sono in stanza con altre cinque donne, siamo mamme disperate, provate, terrorizzate. Ognuna ha la sua storia di non dolce attesa. Ma siamo unite, ci aiutiamo, ci raccontiamo, riusciamo anche a ridere con le lacrime agli occhi. Riusciamo a sdrammatizzare, a sperare insieme.
Quanta umanità' può' nascere dove c'è il dolore.
Sono sensazioni primordiali che fanno sentire la vita terribilmente forte e piena.
 La solidarietà' delle donne. Gli occhi delle donne. La forza che ci danno i nostri bambini.
Ognuna di loro è nel mio cuore.
Ora siamo tutte mamme felici, è stata dura, per qualcuna durissima.
 Per noi il lieto fine c'è stato, per altre no... A  non è nato a 28 settimane, il furbacchiotto se ne è rimasto al calduccio fino alla trentacinquesima.
 Poi un giorno di inverno, uno di quelli con tanta neve come piacciono a me, ha deciso che era proprio il momento. E il sacco questa volta si e' rotto davvero, non per finta. E siccome non volevamo
farci mancare niente in questa gravidanza sulle montagne russe, abbiamo dovuto chiamare un taxi.
Il papà ,qualche giorno prima, si era rotto il braccio facendo (per la prima volta!) snow board.
È il piccolo A, un bimbo testardamente podalico e' venuto al mondo con un bel taglio cesareo! Amen!


Un uccellino di 2 kg! Non perché fosse il mio, ma vi giuro, un uccellino bellissimo! Talmente bello che non riuscivo nemmeno a guardarlo in fotografia tanta era l'emozione...
Si perché lui, è stato qualche ora al calduccio nella culla termica, prima di avere il grande incontro con la sua mamma. E qui concludo il momento del nostro primo sguardo, del nostro primo abbraccio, del nostro primo pomeriggio insieme nel letto, per stare semplicemente insiem. Ad annusarlo, guardarlo, toccarlo, coccolarlo...quanto amore puo' nascere? Come si puo' descrivere questo momento, questa appartenenza, vicinanza...Grazie piccolo A,  grazie per sempre, grazie che non hai mollato, grazie che sei arrivato, grazie di essere il mio bambino!

giovedì 10 maggio 2012

Un po' si storia 3: le montagne russe

Impossibile anche aspettare la sera per dirlo a P. Poco romantico ma diretto. Lo chiamo subito sul cellulare e gli azzero la concentrazione lavorativa. Certe emozioni si sentono anche sul filo del telefono, anche se non puoi vedere il viso di chi ti sta ascoltando. Sarai il padre di mio figlio, sarai la madre di mio figlio. L'amore si completa? non so...forse si responsabilizza, diviene piu corposo, alto, luminoso.

Ma ci sono momenti che rompono tutto, spezzano in un istante lo scorrere delle cose.

Emorragia, paura, pronto soccorso, "Si, c'è ancora ma...no! questa gravidanza non continuerà". "Signora,  che forma ha il suo utero?". "Stia a riposo, vedremo, è attaccato con un filo." "No, non sappiamo il perchè possa succedere, no non dipende da lei."
 Sono solo un codice verde, nulla di preoccupante, routine....eppure mi sento in un baratro.

Riposo, riposo, riposo, prego, riposo, prego, riposo, aspetto, aspetto, aspetto.
..e lui...rimane con me.

Grazie Dott.ssa del pronto soccorso che avevi già pontificato senza tante psicologie che tutto sarebbe finito. Il mio fagioletto ama la vita e ha deciso che starà con me.
"L' utero si e' riorganizzato signora, ora la sua è una gravidanza normale."

Sei ancora così piccolo e già mi stai insegnando a non mollare.
Cosi piccolo e già mi metti alla prova.
Cosi piccolo e già andiamo sulle montagne russe.
Allora noi ce ne andiamo al mare, e non ci rinchiudiamo in casa per la paura.
Se tu ami la vita così tanto, allora anche io.
Ce lo meritiamo proprio: se sei cosi forte vuol dire che sei femmina ( continua...)

mercoledì 9 maggio 2012

Un po' di storia 2...

Vedere il test di gravidanza con scritto "incinta" è una sensazione indefinita. Lo hai sempre visto nei film, te ne ha parlato qualche amica...ma quando tocca a te è un'atmosfera nuova.  Da quel momento la mia vita è cambiata completamente, è diventata di un altro colore, la mia testa ha cominciato a pensare diversamente. Sospesa nel tempo dell'attesa,min un mondo che ha sempre fretta, sei come un extra terrestre...forse solo un'altra madre puo' capire...si perche' una donna si sente già madre, quando scopre che il test è positivo. Nel bagno della mia estetista ho scoperto che lui c'era, dentro di me. Troppa la voglia di sapere, impossibile aspettare di tornare a casa. ( continua...)

martedì 8 maggio 2012

...Un po' di storia....

Sono una mamma "Moderna", ovvero una primipara attempata, una di quelle di cui sono pieni i reparti maternita. Prima di diventare mamma ho studiato, mi sono laureata in psicologia, mi sono specializzata in psicoterapia, mi sono divertita, sono uscita, ho viaggiato un po', ho fatte esperienze variegate, mi sono messa qualche cerotto sul cuore per curare qualche amore finito male, ho riso, ho pianto, ho ascoltato, ho incontrato, ho vissuto..Ho avuto la fortuna di fare tutto questo, di incotrare a trent'anni quel ragazzo che vedevo al liceo, ho avuto la fortuna di sposarlo e ho avuto la fortuna di sentire che volevamo aprirci alla vita...Sono contenta di essere una primipara attempata perche' mi sento nel momento giusto della vita per diventare madre! Sento di essere pronta a dare, perche' mi sento (quasi sempre) intera. Però non èche i bambini arrivano per forza quando li vuoi tu...bisogna fare incontri con il fattore D (Dio, Destino...)...che ti rimette con i piedi per terra, a volte anche in modo brutale. Il lieto  fine c'è ..infatti sono la mamma di A....ma non è stata proprio quella che chiamano "Dolce" attesa. Non é stato come me lo ero immaginata. È stato tutto diverso. E nessuno mi aveva avvisato che spesso succede.

domenica 6 maggio 2012

Battesimo

Eccomi qui...un blog mio, senza avere ancora la piena consapevolezza di come funzioni.
 Ciò' che mi è chiaro é perché lo sto facendo...desidero comunicare.Comunicare cosa significa essere mamma, cosa cambia nella vita di una donna in meglio e in peggio, le emozioni e i pensieri. Scambiare "saggezze" acquisite con l'esperienza con le altre mamme. Creare solidarieta', confidenza, INCONTRI. Promuovere il benessere delle mamme creando momenti di comunicazione e confronto tra mamme. Sono una mamma felice che, dopo aver vissuto l'esperienza piu incredibile della sua vita (l'attesa e la nascita di A), sta dedicando una grande parte della sua professione al servizio della serenita' delle madri. Quindi benvenute al mio Te'...sediamoci, rilassiamoci...e vediamo che succede....Buon Te'!